La Red Bull ritrova il podio a Monaco, la Mercedes contiene i danni.
Come da tradizione, il GP di Monaco ha riservato ben poche emozioni. Su una pista dove vige il divieto di sorpasso, Red Bull e Mercedes sono state le uniche squadre a ravvivare la corsa. O almeno ci hanno provato.
Questo è stato possibile per fattori tecnici. La Red Bull si è rianimata su una pista dove il propulsore non conta, mentre la Mercedes si è trovata in difficoltà. Analizziamo le due situazioni nel dettaglio.
Si ipotizzava che la Mercedes avrebbe avuto problemi a Montecarlo, e così è stato. La scelta del passo lungo ha reso la W08 inadatta ai circuiti cittadini. Le Frecce d’Argento si sono ritrovate a fare più strada nelle strette curve di Monaco. Non solo, la difficoltà a settare una vettura così estrema ha contribuito. Bottas lamentava problemi di assetto già giovedì, e Hamilton sappiamo com’è andato sabato. Più volte ha perso la vettura in curva, e non è riuscito a fare un tempo buono per la Q3. A quel punto l’inglese ha visto compromessa la sua gara, nonostante il settimo posto finale. Bottas ha invece portato a casa un buon quarto posto. Nessuno dei due si è potuto inventare qualcosa, perché a Monaco non è possibile inventarsi niente. Tanto meno con queste vetture. La Mercedes vede così la Ferrari allontanarsi nel mondiale piloti e costruttori.
La Red Bull, come detto, si è trovata molto meglio a Monaco. Non a livello dell’anno scorso, quando Ricciardo quasi vinse, ma con lo stesso australiano ha agguantato il podio. Merito dell’overcut, che ha permesso a Ricciardo di scavalcare Verstappen. La stessa identica strategia della Ferrari. A questo punto la domanda è lecita. Chi ha deciso la strategia ha tenuto in conto questo? E’ possibile che anche alla Red Bull abbiano determinato una gerarchia interna, come sembra aver fatto la Ferrari? Mentre la Scuderia ha fatto una scelta precisa, come traspare dalle parole di Arrivabene dopo le qualifiche, per la Red Bull è difficile dirlo. Vista la considerazione di cui gode Verstappen nel team Red Bull, è difficile pensare che possa essere il numero 2. Ciò che possiamo dire con certezza è che l’overcut è stata la scelta giusta, per la Ferrari e per la Red Bull.
Ora andremo in Canada, dove la situazione potrebbe ribaltarsi nuovamente. Montreal è una pista di motore, perciò la Mercedes potrà far valere il suo vantaggio motoristico. La Red Bull al contrario giocherà in difesa, a causa del deficit di potenza della power unit Renault.