F1 | Svanito il “sogno” Manor Racing, quel punto non basta

Il team di Banbury ha accarezzato a lungo la speranza di portare a casa il decimo posto finale nel Costruttori, ma la grande gara di Nasr in Brasile ha vanificato gli sforzi della scuderia britannica ex Marussia, sopravanzata dalla Sauber Ferrari di una sola lunghezza. Una vera e propria beffa per Manor Racing, in procinto di cambiare proprietà.

Di Alessandro Bucci

Il Mondiale 2016 è terminato nella notte di Abu Dhabi ed ha emesso il suo verdetto: ad occupare l’ultima casella della classifica Costruttori troviamo il team Manor Racing Mercedes, preceduto di un solo punticino dalla Sauber Ferrari, sino a poche settimane fa considerata senza alcuna speranza o quasi.
La tribolata e bagnata gara di Interlagos, molto ben interpretata dal brasiliano Felipe Nasr, nono sotto alla bandiera a scacchi, ha in qualche modo cancellato la prodezza di Pascal Wehrlein al Gran Premio d’Austria.

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Nonostante l’importante piazzamento del brasiliano in casa, la scuderia elvetica sembrerebbe volerlo appiedare per la stagione 2017. Verrebbe quasi da dire un “classico”, in questa spietata F1. Ma torniamo alla Manor: la mossa di passare dalle power-unit Ferrari a quelle Mercedes aggiornate è stato un importante passo avanti per la scuderia inglese, sebbene i risultati portati a casa potrebbero non dimostrarlo pienamente. Tuttavia, maggiori entrate in Q2 e la velocità di punta massima registrata in diverse piste sono due elementi certamente da non trascurare per il futuro del team. Parte del merito va al promettente pilota tedesco di orbita Mercedes Pascal Wehrlein (bravo in gara soprattutto) ed al talento francese Estéban Ocon, chiamato a sostituire un deludente Rio Haryanto, tuttavia non indegno di occupare un posto in F1 come avanzato da molti addetti ai lavori.

Non va assolutamente dimenticato, inoltre, che in questo 2016 la Manor ha affrontato la stagione con un organigramma da team di alto livello (Nick Tombazis, Pat Fry, Luca Furbatto, John McQuilliam), investendo su una monoposto in grado di adattarsi a varie tipologie di circuito, non avendo sufficienti fondi per imbastire uno sviluppo aerodinamico nel corso dell’anno. La gestione di squadra affidata al neozelandese David Ryan, con un passato di non poco conto in McLaren in anni decisamente buoni per il team di Woking, ha consentito maggior credibilità all’intero team.

Il decimo posto colto da Wehrlein in Austria (ottimo 12° in qualifica) alle spalle del pilota Williams Valtteri Bottas rimane l’unico punto conquistato dal team (prima denominato Marussia) dallo storico nono posto di Jules Bianchi a Montecarlo nel 2014. L’aver perso il decimo posto nel Costruttori, ovviamente, è anche un danno economico per la squadra britannica, che esce dalla finestra dei bonus e premi economici.
Recentemente, l’attuale patron della scuderia Stephen Fitzpatrick ha dichiarato che sono in corso trattative per cedere le quote di maggioranza del team. Non ci resta che attendere maggiori sviluppi.