F1 | GP Singapore: commissario rischia grosso, inchiesta FIA

L’incidente al via tra Nico Hülkenberg e Carlos Sainz Jr ha costretto la vettura di sicurezza ad uscire per permettere ai marshall di pulire la pista dai detriti e rimuovere la VJM09 incidentata del tedesco. La ripartenza della corsa è stata ordinata nonostante la presenza di un commissario in curva 1. Il malcapitato è riuscito ad evitare il gruppone di vetture dandosela a gambe levate. La FIA apre un’inchiesta.

Di Alessandro Bucci

singaporeA Singapore non ci siamo fatti mancare niente, per iniziare con il varano che ha attraversato la pista a Max Verstappen nelle PL3 per arrivare al commissario attardatosi alla prima curva dopo la ripartenza della corsa, neutralizzata momentaneamente dalla Safety car in seguito ad un incidente verificatosi al via. Lo spettro dello spettatore sceso in pista lo scorso anno aleggiava ancora sull’autodromo, mentre la nona edizione del Gran Premio di Singapore entrava sempre di più nel vivo. Fortunatamente un episodio simile non si è verificato, ma una distrazione della direzione gara poteva costare cara ad un commissario.

Prima di restituire le vetture alla corsa in seguito ad una neutralizzazione effettuata tramite Safety car, la FIA segue sempre una rigorosa procedura che ripete per tre volte. Questa prevede che il direttore di gara, dopo aver eseguito un check della pista, verifichi che tutti i commissari siano al proprio posto oltre le reti di protezione. Sul tracciato cittadino di Singapore, tuttavia, sembra esserci stato un problema di comunicazione che, di fatto, ha permesso il verificarsi di una situazione potenzialmente molto pericolosa.
Un portavoce della FIA ha rassicurato che:

Prendiamo molto sul serio eventi come questi. Non vogliamo incolpare qualcuno in particolare, ma vogliamo assicurarci che un pericolo simile non possa verificarsi nuovamente.

Il commissario attardatosi in curva 1 era stato incaricato di andare a rimuovere manualmente un detrito rimasto sul tracciato, ma nessuno aveva avvisato di questo il direttore di gara Charlie Whiting che ha dato il via libera ai piloti. Non è certo la prima volta che si verificano episodi simili nel circus, basti pensare al “brave russian marshall” individuato a Sochi nel 2015 da Sebastian Vettel, oppure al commissario che a Montréal nel 2011 cadde a terra in piena traiettoria, per non parlare della jeep mandata erroneamente a comandare la corsa in Corea nel 2013, solo per citare alcuni degli episodi più recenti, sebbene questi non siano comparabili al fattaccio di Singapore.

Singolare il mea culpa fatto dal team principal Mercedes Toto Wolff:

Dobbiamo dare atto alla direzione gara di essere stata messa sotto pressione perché abbiamo chiesto loro di non far perdere troppo tempo ai piloti dietro la Safety car. Questo probabilmente ha innescato il problema. Per fortuna tutto si è concluso senza danni.

E’ proprio vero che ieri, l’unico ad andare più forte di Nico Rosberg, vincitore del GP di Singapore e dominatore del week-end è stato lo sventurato commissario…