F1 | GP d’Italia a Monza, altri ricorsi in arrivo e la firma non c’è

Il week end del Gran Premio avrebbe dovuto sancire l’accordo tra ACI e FOM per mantenere il Gran Premio d’Italia a Monza. C’è stata solo una stretta di mano. In attesa della firma, si muove altro.

di Giulio Scaccia

Nei precedenti articoli abbiamo riportato tutta la situazione e le evoluzioni legate all’assegnazione del Gran Premio d’Italia a Monza. Oltre al ricorso al TAR di Formula Imola, per cui si attende il pronunciamento per il 26 p.v., si sta muovendo altro. Ricordiamo tra l’altro che c’è ancora in piedi un precontratto tra FOM e Imola per l’assegnazione del Gran Premio d’Italia.

A quanto pare in attesa di una firma che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo), avvenire a Londra, si è mosso il Codacons con un esposto urgente alla Corte dei Conti.

Il presidente Carlo Rienzi in una nota riportata da agi.it prende una posizione netta:

I costi del Gp di Monza ricadranno per i prossimi anni sui cittadini italiani, costretti a subire una decisione presa dall’alto dal Governo per accontentare tutti, Aci, Lega Nord, Coni e politici locali.Per salvare infatti il Gran Premio si è ricorso ai fondi del PRA, ossia il Pubblico registro automobilistico, servizio “doppione” della Motorizzazione Civile finanziato da tutti gli automobilisti italiani. Non solo. La Regione Lombardia ha versato altri 20 milioni di euro: di fatto, quindi, si salva il GP di Monza con i soldi pubblici, nonostante l’evento possa contare su miliardi di euro di pubblicità da parte degli sponsor privati legali alla F1. Riteniamo gravissima la decisione di salvare il GP di Monza con i soldi dei cittadini, e presentiamo un esposto urgente alla Corte dei Conti della Lombardia e a quella del Lazio, affinché sequestrino la documentazione relativa al rinnovo della gara per i prossimi 3 anni verificando se siano ravvisabili danni per la collettività o usi distorti dei fondi pubblici.

monzaPer completare il quadro, arriva anche il Movimento 5 Stelle Lombardia. Giancarlo Corbetta, capogruppo del M5S che intende rivolgersi all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed Direzione Generale della Concorrenza della Commissione Europea:

Siamo arrivati al terzo o quarto annuncio trionfale di Maroni, nel giro di un anno, sulla permanenza del Gran Premio di F1 a Monza. Quand’anche arrivasse la firma del contratto con Ecclestone, i giochi non sarebbero comunque chiusi. Ci rivolgeremo all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e alla Direzione Generale della Concorrenza della Commissione Europea per verificare se la novantina di milioni di euro di soldi pubblici che la Regione intende spendere per il GP non rappresentino un aiuto di Stato illegittimo. Il rispetto delle leggi sugli aiuti di stato e la concorrenza non è un optional; non è che il presidente coi soldi dei cittadini può fare quello che gli pare. Non siamo pregiudizialmente contro la permanenza dell’autodromo nel Parco di Monza (per noi dovrebbero essere i cittadini monzesi a pronunciarsi con una referendum), ma un investimento di denaro pubblico così ingente non è giustificato in mancanza di dati certi sull’indotto per l’economia monzese e brianzola e senza la certezza che si stia rispettando la legge.

Insomma un fuoco di fila contro l’accordo tra ACI e FOM. Il dubbio che viene e che il Gran Premio d’Italia per il 2017 sia davvero a rischio

Giulio Scaccia
Giulio Scaccia
Giornalista ed appassionato, seguo la Formula 1 dal 1978. Da Gilles Villeneuve a Michael Schumacher, sempre la Ferrari nel cuore.

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