Le vetture private di Senna di nuovo in pista

8 agosto 2014 – Vedere auto girare sul circuito di Interlagos può essere una cosa normale. Due facoltosi brasiliani che spingono i loro giocattoli sul circuito più importante del paese. Peccato che i due “giocattoli” sono: una Audi S4 4.2 V8 Avant e una rarissima Honda NSX. Entrambe di proprietà di Ayrton Senna.

ayrton_senna_5I due bolidi stradali sono stati messi in pista dal giornale brasiliano specializzato nel test di automobili stradali “AutoEsporte” in collaborazione con “EcoCar”. Il risultato è un’emozione immensa per chiunque abbia a cuore il mito di Ayrton Senna. Le vetture pare siano ancora di proprietà della famiglia Senna, e nell’accordo per il prestito di questi due cimeli anni ’90 pare ci sia stata la clausola che chiedeva di svolgere questo test sul circuito a Senna più caro: Interlagos.

La Honda NSX pare sia un dono fatto dalla casa nipponica dopo il titolo conquistato nel 1991, mentre l’Audi la utilizzava per gli spostamenti in Europa, e solo nell’inverno antecedente alla sua morte ha deciso di portarla a casa sua in Brasile, in quanto utilizzava una Renault.

Senna tra le due prediligeva senza dubbio la Honda, in quanto fu coinvolto nel progetto del telaio e nello studio del motore. All’interno si nota la cura con la quale questo gioiello, ormai giunto a 23 primavere, sia stato tenuto. Non c’è una piega e il cruscotto non mostra il benchè minimo segno di usura. Mangianastri, clacson sulle razze del volante a pulsante e schermo retroilluminato arancione danno quel tocco “90’s Style” che rende unico questo modello.

ayrton_senna_8Dopo la Honda, è il turno della Audi. La bomba tedesca con un 4.2 V8 sotto al cofano, mostra subito la sua verve. Chi l’ha guidata scrive di un’impressionante grip in curva, nettamente superiore a quello della Honda. A giocare a favore della “tedescona” c’è senza dubbio la trazione integrale contro la posteriore della nipponica. Gli interni sono di gran classe, e si può notare come Senna ne abbia preso tantissima cura. Non c’è una grinza nella pelle dei sedili e neanche un graffio sulla carrozzeria. Senna era maniacale e scrupoloso anche nella vita di tutti i giorni, e lo si evince proprio da questi dettagli.

Dopo una giornata passata a far rombare i vecchi “giocattoli” di Senna, i fari allo xeno (una chiccheria all’epoca) dell’ Audi si spengono, e i fari a palpebra della Honda si chiudono. Tornano nel garage dalla quale vengono, dove i loro pistoni sono tornati a spingere come una volta e i freni, seppur con l’impianto logoro dal tempo, sono tornati a sforzare come ai vecchi tempi. Non come quando c’era Senna al volante, ma di sicuro l’emozione nel rivederle nel teatro delle sue grandi imprese c’è stata tutta.

(Foto di EcoCar.com.br)