18 novembre 2013 – Il Gran Premio degli USA ha consegnato un altro record nella mani di Sebastian Vettel, quello del maggior numero di corse iridate vinte in sequenza che, prima, era di Michael Schumacher. La Ferrari perde punti mondiali sia dalla Mercedes che dalla Lotus. Dai valori in campo visti ieri, appare improbabile recuperare 15 punti alle Frecce d’Argento in una sola gara, quella del Brasile, che chiuderà il mondiale.
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TOP
- Romain Grosjean: Nel momento in cui Raikkonen è fuori gioco causa problemi fisici, il franco-transalpino prende in mano la squadra per quella che è una difficile rimonta al secondo posto del mondiale costruttori. Sicuro di se ma allo stesso tempo con i piedi per terra, Romain è autore di una gara consistente che il solo Sebastian Vettel non gli ha permesso di vincere. Indipendentemente dai progetti e/o budget del prossimo anno, la Lotus-Renault sta trovando in Grosjean un conduttore affidabile e concreto.
- Valtteri Bottas: Probabile che la Williams abbia fatto all-in su di lui, visto l’appiedamento di Maldonado. Fatto sta che il giovane finnico ha conquistato negli USA i suoi primi punti iridati in F1. Protagonista di una buona gara, costantemente a ridosso di Fernando Alonso, aspettiamo la chiusura dei giochi in Brasile per dargli la ‘virtuale’ palma di rookie-of-the-year. Massa è avvisato.
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FLOP
- Nico Rosberg: Viene meno proprio in un appuntamento cruciale per il suo team, quando c’è da lottare per consolidare il secondo posto mondiale marche. Lewis Hamilton gli è costantemente davanti, dalle libere fino al traguardo. Considerato anche che si tratta di un momento tecnicamente positivo per la W04, non è proprio la migliore conclusione di mondiale da parte del tedesco.
- Jenson Button: Mente proiettata già dal prossimo anno? Probabile. Fatto sta che nell’anno nero della McLaren-Mercedes, l’inglese ha fatto abbastanza poco per venire fuori. Anche negli USA il discorso non è cambiato. Sergio Perez, forse spinto dalla voglia di rivalsa nei confronti del team, ha sfoggiato una buona gara, segnale che la McLaren non era proprio da centro classifica.
- Felipe Massa: Dovrebbe dare un occhio alla prestazione del suo compagno di squadra futuro (quello attuale forse è di tutt’altro stampo, per cui meglio non considerarlo) per capire cosa si intende per ‘motivazione’. A parte la tattica di gara forse penalizzante, il brasiliano è assente ingiustificato per tutto il weekend.
Vettel affronta le curve del circuito di Austin