F1 | Abu Dhabi: Il solito Verstappen, il genio di Leclerc -le pagelle

Abu Dhabi mette una pietra sopra al 2023, troppa Red Bull e Max Verstappen per tutti ma con le mosse giuste si può sperare in un 2024 più avvincente.

ABU DHABI, UNITED ARAB EMIRATES - NOVEMBER 26: Scuderia AlphaTauri Team Principal Franz Tost is given a guard of honour as he walks to the garage for his final race prior to the F1 Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit on November 26, 2023 in Abu Dhabi, United Arab Emirates. (Photo by Peter Fox/Getty Images)

MAX VERSTAPPEN – Voto 3 corone + 10 e lode
E come previsto sono 54 e, seppur in sordina, altro record battuto con tanto di terzo posto nella classifica di tutti i tempi. Probabilmente ancora non ci rendiamo conto di cosa abbia fatto Verstappen quest’anno, troppo presi o forse troppo abituati dalla notizia di una sua vittoria tanto stucchevole quanto imbarazzante per tutti. Eppure Max ha scritto pagine di storia di cui ci renderemo conto tra qualche tempo, eterno ragazzo vista la giovane età e potenzialmente ancora tutta una vita in pista, ma già tra i più grandi di questo sport. Così, senza renderci conto. APPLAUSI AL MAXIMO

CHARLES LECLERC – Voto 9.5
Finalmente una gara e un fine settimana senza intoppi che da seguito a quello di Las Vegas dove quasi aveva sfiorato il jackpot completo. Weekend impeccabile per Leclerc e per la Ferrari (almeno con lui) che lancia già l’appuntamento a un 2024 che su queste basi potrebbe essere perlomeno più avvincente. Il colpo di genio, sempre mentre guidava a 300 orari, sulla situazione Perez-Russell alle sue spalle è un capolavoro che non si è visto nemmeno al muretto. Far passare Perez, dargli la scia per guadagnare i 5sec su Russell e salvare il secondo posto Ferrari nel costruttori… avrebbe anche funzionato in un mondo giusto. In questo l’unica cosa da dire è: GENIO CHARLES

GEORGE RUSSELL – Voto 8
Alla fine è lui a salvare la Mercedes laddove Hamilton non ha mai digerito Abu Dhabi (è dal 2021 che non va giù). Gara sui binari per George, perfetto nel secondo stint e bravo a non perdere troppo da Perez e dalle idee di Leclerc. Minimo ma necessario per salvare una stagione senza vittorie e da mettere nei cassetti dell’archivio. TEAM PLAYER

SERGIO PEREZ – Voto 6
La qualifica non ha reso giustizia ad un Checo sensibilmente più libero di testa da qualche gara a questa parte, mortificandolo ai margini della top ten (con giro cancellato). Con un po’ di quel passo gara ritrovato e la consapevolezza di essere Vice-Campione del Mondo, la gara del messicano è risultata funzionale e incisiva, seppur non per la doppietta. Unico neo quell’ingresso forse voluto con sportellata alla McLaren – obiettivamente non da 5sec di penalità (parliamone) ma non del tutto astuto. RESET CHECO

LANDO NORRIS – Voto 5
Era l’uomo più atteso per una lotta con Verstappen senza esserlo mai. Quel traverso nel giro buono del Q3 ha di fatto condannato lui e la McLaren a chiudere lontani dal podio e da una Ferrari dimostratasi più incisiva. Ad ogni modo se lo si ritiene insufficiente per quinto posto e per delle aspettative mancante e tutto grazie a lui (almeno per la maggiore), avendo riportato la McLaren a sognare in grande. PRESCELTO

FERNANDO ALONSO – Voto 7.5
L’ultima perla l’ha regalata a San Paolo con una gara che non dimenticherà, soprattutto soffrendo nell’ultimo periodo con una Aston che urge di stabilità per potere lottare fino alla fine. Sotto l’ultima bandiera a scacchi si conferma non solo MVP degli altri di questa annata ma soprattutto ancor più eterno con il quarto posto nel mondiale, ancora tra i migliori, vent’anni dopo. AETERNUM

YUKI TSUNODA – Voto 8
Entrato come il ragazzino veloce ma da “raddrizzare” di casa Red Bull, alla fine di questa stagione, Yuki è uscito come il vero capitano di una squadra fatta e pensata per le nuove generazioni (non quella di Ricciardo, con tutto il bene). Solido, senza errori, aggressivo e competitivo prendendosi anche la soddisfazione di guidare la corsa per qualche giro come non succedeva dal capolavoro di Gasly a Monza. Che spettacolo Yuki. TALENTO DA COLTIVARE

ALPINE E HAAS – Voto 3
Troppo discontinue per sperare nel salto di qualità, troppo legate ad un progetto per ora non del tutto decollato. L’Alpine ha toppato Abu Dhabi piazzandosi fuori dai punti nonostante un Gasly con i gradi di capitano. Brutto modo di chiudere la stagione che continua ad evidenziare le mancanze della casa francese rispetto agli altri costruttori. Discorso quasi identico per la Haas con la line-up più esperta ma spesso frenata da problemi di vario genere e tipo, non legati alla motorizzazione, tra l’altro. RIMANDATI

FRANZ TOST – Voto 10
Premio e menzione speciale per la carriera di uno degli ultimi grandi di questa F1 a livello gestionale e non solo. Franz Tost chiude con gli applausi di tutto il mondo del motorsport, presenza fissa, scopritore di talenti e in grado di portare un team piccolo ad essere medio e poi grande con persone diverse, piloti diversi spesso scontenti all’arrivo e poi rinati come per magia. Ultima presenza in un paddock che sentirà la mancanza di Franz Tost come uomo chiave – quelli che a volte mancano. LAST DANCE, SEI GRANDE FRANZ