F1 | A Monaco vince la Mercedes ma perde la Formula 1

Roma, 27 maggio – La vittoria di Nico Rosberg nel Gran Premio di Monaco è stata parzialmente oscurata dalla polemica sorta poco prima della gara circa un test “segreto” svolto dalla compagine tedesca.

Proprio quando si preparava il bilancio storico sulla vittoria di Rosberg, figlio di Keke che aveva vinto 30 anni fa sul Principato nel week-end del trionfo tedesco in Champions come è successo lo scorso 25 e 26 maggio, è arrivata la stangata: Mercedes assieme ai suoi due piloti avrebbe condotto un test con Pirelli in versione Canada-2014.

Nulla di strano se la prova fosse stata di 100km, e non di 1000, e fosse scesa in pista una monoposto vecchia di almeno 2 anni. La Federazione permette infatti dei test a scopo “pubblicitario”, ma con un modello non attuale e soprattutto senza pneumatici ufficiali, che altrimenti permetterebbero di avere più parametri e la possibilità di testare nuovi pezzi, una sospensione posteriore in questo caso.

Difficile dire a questo punto cosa succederà; l’unica cosa certa resta la vittoria di Rosberg, per il resto è tutto spostato nelle aule del Tribunale Internazionale a cui spetta una decisione su questo scandalo. Scandalo, si, è l’unico termine adatto a quanto scoperto domenica prima della gara. La Formula 1 del proibizionismo, del no ai test e al libero sviluppo, di colpo si è sgretolata.

Pronta è stata la replica Pirelli, la quale ha tentato in tutti i modi di difendere il proprio operato – e quello del team tedesco – asserendo che la sessione fosse aperta a tutti, ma nessuno altro aveva dato la disponibilità per provare. Ovvio, in quanto da regolamento si possono portare in pista progetti datati di almeno due anni. Gli uomini di Brawn, però, attraverso una e-mail hanno fatto sapere dell’utilizzo della macchina attuale, pensando erroneamente di scaricare tutte le colpe. Oltre al danno pure la beffa; tutti pensano di migliorare l’immagine dello sport censurando le parolacce, quando basterebbe semplicemente dare ai tifosi una disciplina vera.

Pronti per la guerra? Ferrari e Red Bull hanno già aguzzato le armi – per ora solo legali – e promettono che il confronto andrà avanti ancora per molto. Tirando le somme potrebbero essere proprio loro a trarne il maggior vantaggio in quanto, rivalendosi dell’azione Mercedes, tenteranno in tutti i modi di farsi concedere un test dalla Federazione. E la Red Bull è già ad Idiada.

E pensare che due settimane fa ci si preoccupava di un richiamo per aver impugnato la bandiera del proprio paese.