We are proud to announce the opening of a new facility at Silverstone Park, UK.
This new 48,000 square foot building is an important milestone for Andretti Global, as we embark on the next stage of our preparations to enter the FIA Formula One World Championship
— Andretti Global (@AndrettiGlobal) April 10, 2024
Come annunciato mercoledì scorso su X, infatti, Andretti ha inaugurato la sede europea del team a Silverstone, dove sono già al lavoro oltre cento persone. Le ultime dichiarazioni rilasciate e raccolte da Craig Slater non lasciano spazio a dubbi di sorta:
“Stiamo lavorando con la FOM, non abbiamo mai smesso di dialogare. General Motors non sarà soltanto un elemento di presenza, ma sarà una parte determinante del team. Quando tutti capiranno ciò che abbiamo in mente e quanto importante sarà il ruolo di General Motors all’interno della squadra, non potranno più dirci di no”
La sliding door che sta mettendo in contatto il mondo della Formula 1 e della IndyCar non è mai stata così attiva. Se Prema ha già annunciato il suo ingresso nel campionato americano a partire dal 2025, confermando così le indiscrezioni che circolavano già da tempo, sembra proprio che Andretti non solo non si sia arreso, ma sia più intenzionato che mai ad anticipare il suo ingresso nel circus che, dopo la bocciatura momentanea della FOM, era stato rimandato almeno al 2028.
Andretti ha poi aggiunto:
“General Motors non è una piccola azienda. GM non è mai stata in Formula 1 quindi averli con noi la dice lunga, perché non avrebbero mai tentato l’ingresso nel circuis fatto da soli. Volevano farlo attraverso una partnership con noi. Penso che ciò che stiamo facendo sia qualcosa che non è mai stato fatto prima e che sarà qualcosa di enorme per la Formula 1, specialmente negli Stati Uniti con una monoposto tutta americana costruita in America con proprietari americani, motore americano e pilota americano.”
Per dovere di cronaca, bisogna dire che General Motors, con il marchio Cadillac, ha già annunciato di essere al lavoro su un motore idoneo per il mondiale di Formula 1, ma l’idea di Andretti è quella di anticipare i tempi e presentarsi in griglia prima del 2028. Il manager americano, infatti, è convinto che mettendo sul piatto una motorizzazione propria, riuscirebbe a cambiare le carte in tavola anche di fronte alla proverbiale diffidenza della FOM. Come emerge dalle sue stesse dichiarazioni, Andretti ha in mente un percorso molto chiaro e spiega tutte le ragioni per cui intende entrare nel mondiale prima del 2028:
“È ovvio che non siamo degli sprovveduti. Sappiamo perfettamente che General Motors stia già lavorando a un motore, ma presentarsi nel 2028 con un team tutto nuovo e un motore nuovo, non sarebbe una soluzione ideale. Abbiamo bisogno di almeno due anni per costruire il team e amalgamare la squadra. Solo allora saremo pronti per mettere un motore totalmente nuovo sulla nostra macchina”
A prescindere dalle idee di Andretti, le ultime novità riguardanti il circus della Formula 1 non sono poi così tanto rassicuranti. Alpine sta pensando di ritirarsi a fine stagione a causa dei pessimi risultati fin qui raccolti, Mercedes è chiaramente alla fine del suo glorioso ciclo tecnico e siamo già a tre monoposto completamente sbagliate, un dato disastroso nella costosissima Formula 1 di oggi. La storia ci insegna che, i grandi costruttori, non rimangono nel circus tanto per riempire la griglia e il rischio che Daimler decida di ridimensionarsi a puro e semplice fornitore di power unit è tutt’altro che remota (cosa per altro già ventilata in passato). In una situazione come questa, avere un team seriamente pronto a entrare è un lusso che, sinceramente, vorrebbero avere tante categorie. Forse, sarebbe il caso che la FOM abbassasse un po’ la cresta e iniziasse seriamente a pensare a immettere nuove squadre nel circus, perché affidarsi in gran parte solo e unicamente ai costruttori è una strategia che rischia di essere pericolosa sul lungo periodo.