La Ferrari torna a volare, complice anche il ritiro di Max Verstappen. A segnare uno 0 nella classifica costruttori, invece, è stata la Mercedes. Il team anglo-tedesco ha visto prima il ritiro di Lewis Hamilton causa rottura del motore e successivamente quello di George Russell dovuto al botto con le barriere. Il pilota numero 63 è uscito fortunatamente illeso dopo l’impatto. Il motivo dell’errore che a porta a muro il pilota britannico, sembra risiedere nella frenata improvvisa di Fernando Alonso, pilota inseguito da Russell. Il pilota spagnolo a fine gara ha poi subito una penalità di 20 secondi.
Dalla nota di commissari si legge come la penalità sia dovuta da un’improvvisa frenata e conseguente cambio di traiettoria, che avrebbe costretto Russell a evitare lo spagnolo. Vedendo dagli onboard e dai dati il momento in cui viene approcciata la curva, si nota come Alonso alzi il piede dall’acceleratore, schiacciando il freno. Tutto ciò potrebbe essere stato causato sia da un problema alla sua vettura sia da un errato approccio della curva. Non è mancato il commento dello spagnolo riguardo la penalità: ” Un po’ sorpreso dalla penalità a fine gara per quanto riguarda come dovremmo approcciare le curve o come dovremmo guidare le auto da corsa. In nessun momento vogliamo fare qualcosa di sbagliato a queste velocità. Credo che senza ghiaia in quell’angolo, in qualsiasi altro angolo del mondo non saremo mai nemmeno indagati’‘.
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Dopo l’incidente, l’auto numero 63, è rientrata in pista provando grande ansia al pilota britannico ancora nell’abitacolo. Il botto è stato molto forte in quanto avvenuto in una curava in cui il pilota Mercedes, guidava ad una velocità di 292 Km/h. Per Russell si tratta della terza gara su tre con DNF con Sainz vincitore. Mercedes adesso deve cercare di ritrovare la consistenza che gli ha permesso, nella scorsa stagione, di conquistare il secondo posto costruttori.