La Ferrari torna a vincere in F1 sul circuito di Melbourne in Australia. E non lo fa vincendo e basta, ma lo fa dominando, con una doppietta che nessuno forse si aspettava. A distanza di oltre due anni dall’ultima doppietta rossa che risaliva al Bahrain 2022. Ma soprattutto la vittoria è arrivata dal pilota che non ti aspetti, quel “smooth operator” che risponde al nome di Carlos Sainz. Lo spagnolo nel giro di due settimane è passato dall’essere dentro una sala operatoria a vincere un GP di F1! Davvero non male per uno che al momento non ha un sedile per la prossima stagione..
Il weekend del pilota spagnolo è stato perfetto, senza mai un errore. Soprattutto nel finale del GP, quando magari Sainz sentiva un po’ di stanchezza per lo sforzo compiuto durante i 58 giri della corsa, visto che sino a giovedì non aveva nemmeno la certezza al 100% di poter disputare il weekend a Melbourne. Non al massimo della forma fisica, eppure secondo in qualifica, ed in gara ancor più efficace.
In particolar modo nel primo stint dove Sainz ha fatto la differenza rispetto a tutti gli altri, tenendo un passo costante sul 1’21 alto – 1’22 basso, andando così a costruirsi quel margine che poi ha permesso allo spagnolo di vincere il GP. La SF-24 vista in Australia nelle mani di Carlos è sembrata essere una vettura molto ben bilanciata, stabile e “gentile” con gli pneumatici. Ora fermo restando che la corsa di Sainz è stata impeccabile, la domanda da farsi è questa: lo spagnolo senza il ritiro di Verstappen avrebbe vinto ugualmente?
È chiaro che il ritiro ad inizio GP dell’olandese ha semplificato le cose al binomio Ferrari-Sainz, ma al tempo stesso bisogna essere onesti nel dire che lo spagnolo sarebbe stato l’unico vero avversario di Verstappen oggi. Leclerc con l’altra rossa ha dimostrato di essere performante, ma non quanto il team-mate madrileno. Il monegasco solo nel finale di corsa è stato più veloce di Sainz, con Charles che ha anche ottenuto il giro più veloce del GP.
Con la doppietta di oggi della Ferrari, la Scuderia si è portata a sole quattro lughezze dal team di Milton Keynes. Mentre Leclerc con il secondo posto odierno (più il punto extra del GPV) si è issato al secondo posto dietro Verstappen. Ma nonostante questo 1-2 Ferrari è troppo azzardato dire che il Cavallino se la può giocare con la Red Bull. Melbourne è una pista non troppo indicativa, ma Suzuka (tra due settimane) lo sarà. Ma forse il mondiale di F1 di quest’anno sarà più combattuto rispetto a quello del 2023. Siamo solo alla terza gara, per poter davvero sognare è ancora troppo presto. Il GP del Giappone sarà forse la pista più veritiera per capire realmente le forze in campo. Ed è proprio nella terra del Sol Levante che per la Ferrari ci sarà la vera prova del nove!
Alberto Murador