F1 | Stavolta Leclerc ha sbottato contro la Ferrari

E’ il caso di dirlo Leclerc ha perso la pazienza. Vogliamo perdere uno dei migliori piloti in circolazione attualmente in F1? Vogliamo far fuggire via un talento cristallino capace di dar vita a prestazioni entusiasmanti sin dalle sue prime apparizioni su una Ferrari?

Leclerc in azione ad Interlagos

Sarà solo sfortuna perchè capita sempre tutto a lui – non voglio ripetermi sul discorso “spagnoli in Ferrari” per evitare di prendermi di nuovo accuse di complottista e terrapiattista, lascio a voi il giudizio – errori strategici grossolani e spesso imbarazzanti si ripetono costantemente. Eppure c’è ancora chi lo difende come Binotto quando ad inizio agosto disse: “Nulla da cambiare dentro Ferrari” affermando che nonostante i ripetuti errori commessi durante la stagione, non c’è bisogno di cambiare organico all’interno del team italiano… oppue difese il solito Inaki Rueda dopo la figuraccia Ungherese, non certo l’ultima di una lunga serie https://www.f1sport.it/2022/07/binotto-difende-ancora-rueda-lartefice-della-disfatta-ungherese/

Ora però il monegasco della Ferrari ha “sbottato”, sia in radio che dopo essere sceso dalla vettura. L’unico ad essere stato mandato in pista nel corso dei pochi minuti disponibili nel Q3 con le gomme intermedie quando la pista era asciutta, è stato troppo anche per Charles.

La sua espressione e i toni usati al muretto nei confronti degli uomini schierati davanti ai monitor sono chiaramente accusatori e denunciano che la misura è colma ed è stata anche superata. 

Tante volte avevamo auspicato di vedere un Leclerc all’attacco. Si deve certamente essere uomini squadra ma a tutto c’è un limite. Occorre qualche volta essere anche duri, dare un segnale uno scossone e cercare di cambiare le cose contro la volontà di chi invece si ostina a voler mantenere tutto così. 

“Binotto-out” il grido che dei tifosi hanno rivolto ad Arrivabene https://www.f1sport.it/2022/11/f1-arrivabene-approva-il-binotto-out-che-gli-urlano-a-torino/ certamente l’ex team principal non ha più potere in seno alla Scuderia, certamente Binotto non era presente in Brasile e qualcuno potrebbe dire “che colpa ha lui?”. La colpa di aver scelto gli uomini sbagliati per il muretto e la colpa di ostinarsi a proseguire con essi… vi pare poco? 

Ora attendiamo però la reazione di Todt jr, ricordiamolo manager di Leclerc, che a questo punto dovrà muoversi per proteggere e preservare uno dei talenti più brillanti della F1 dalle continue figuracce “barbine” che la Ferrari va procurandogli…