Binotto difende ancora Rueda, l’artefice della disfatta ungherese

F1 – Binotto ancora una volta difende la strategia Ferrari, dando la colpa alla scarsa competitività in pista della F1-75. Il problema è proprio questo: negare l’evidenza di una strategia sbagliata (l’ennesima quest’anno) adottata con Leclerc, il cui artefice è ovviamente Inaki Rueda. Lo stratega spagnolo ancora una volta ha dato il suo contributo per lasciar vincere Verstappen e la Red Bull…

Mattia Binotto ai microfoni di Sky nel post GP subito afferma che è stata colpa della vettura se la Ferrari non ha vinto in Ungheria. Ma al reggiano bisognerebbe ricordargli che prima della seconda sosta ai box, Leclerc era in testa al GP, e probabilmente avrebbe vinto la corsa magiara. Dunque la F1-75 nonostante le basse temperature dell’asfalto si stava comportando bene, tenendo un passo superiore sia a Red Bull che Mercedes. Soprattutto con Leclerc!

Però ovviamente quando si ha in pugno una vittoria, in quel di Maranello si fa tutto il possibile per complicarsi la vita, magari facendo vincere gli avversari. Ancora una volta è stata la strategia di gara ad aver vanificato le possibilità di vittoria di Leclerc (santo subito per la pazienza). L’artefice della “disfatta ungherese” non può che essere Inaki Rueda, lo stratega della rossa. Lo spagnolo (con la complicità di Binotto) ha fatto rientrare Leclerc per la seconda sosta, facendo montare un set di gomme hard al monegasco, un azzardo che poi si è rivelato un suicidio…

A nulla sono serviti i diversi giri fatti dai due piloti Alpine (Ocon e Alonso) con le hard prima di far rientrare Charles per la seconda sosta. I tempi che i due Alpine stavano ottenendo era un chiaro segnale che le hard non andavano per niente.. Il muretto box della Ferrari non vedeva che le hard non erano per nulla prestazionali? Con le basse temperature dell’asfalto sul circuito magiaro, la scelta logica sarebbe stata quella di far fare un altro stint con le gialle, per poi montare le soft nel finale del GP. Oppure prolungare lo stint di qualche giro, sapendo che le gialle sulla F1-75 di Leclerc stavano ancora lavorando bene sulla vettura.

Ma evidentemente Rueda ha ben pensato di adottare la strategia quella più “esotica” possibile. Folle a tal punto che nemmeno la stessa Pirelli l’aveva prevista nel corso del GP! Lo stratega spagnolo con la complicità del team principal Binotto ha messo Leclerc nelle condizioni di passare da leader del GP a facile preda degli avversari.

Alla fine il box della rossa vedendo il decadimento delle prestazioni del monegasco, ha fatto rientrare Leclerc per montare la soft. Troppo tardi: il monegasco è giunto sesto, senza nemmeno fare il GPV della corsa..

Una beffa per Charles dopo l’ennesima prova straordinaria (con quel sorpasso su Russell all’esterno di curva 1). Ora se ci fosse una dirigenza seria a Maranello, ci sarebbe un “processo” ai danni di Binotto e Rueda.

 

Il mondiale grazie anche a loro due resterà a Milton Keynes, oramai il gap (80 punti) è troppo grande per Leclerc e la Ferrari. Binotto ha affermato che in questa stagione di F1 sono stati pochi gli errori di strategia della Ferrari, difendendo in pratica l’operato di Rueda. Dichiarazioni a dir poco imbarazzanti per una scuderia che porta il nome di Ferrari e per quello che rappresenta in F1 ed al di fuori! Il problema è che probabilmente da qui a fine stagione di errori di strategia da parte del muretto della rossa ce ne saranno altri…

PACE E BENE!

Alberto Murador