FIA: innovazione nel solco della tradizione

F1 – Il presidente della FIA, lo sceicco Mohammed Bin Sulayem, ha dovuto confrontarsi con i risultati di un sondaggio posto ai tifosi, dal quale è risultato, in sintesi, che la federazione appare un po’ antiquata e, forse, non al passo con i tempi.

Secondo questo sondaggio, infatti, i tifosi ritengono che  la mentalità con la quale la FIA sta approcciando le richieste che vengono da tutti i protagonisti della scena, compresi i tifosi, risulti anacronistico rispetto all’evoluzione che ha raggiunto l’automobilismo e la F1 in particolare.

Il presidente della FIA ha avuto modo di replicare a questa affermazione, evidenziando come certamente la storia della Federazione sia un valore imprescindibile, ma di certo non nega il fatto che lo sport sia in continua evoluzione e che, quindi, le risposte siano necessariamente al passo con i tempi.

 “Una delle cose che il sondaggio ci ha mostrato è che la FIA è “vecchia”. Quando si dice vecchia, certo è vecchia con i suoi 177 anni di esistenza. Ma non è vecchia nel personale o nel pensiero … Non possiamo essere vecchi in uno sport dinamico. Guardando tutta questa tecnologia, devi stare al passo con essa e aggiornarti continuamente. Se guardiamo ai piloti di Formula 1, c’è stata una stella in ogni epoca. Se guardiamo la classifica oggi in F1, non sappiamo davvero chi sarà in testa alla classifica. È davvero una cosa buona. Il campionato è sano, e le regole che consentono i sorpassi stanno migliorando”.

Le parole del presidente FIA rispondono a chi, probabilmente, potrebbe ritenere gli organismi federali un ostacolo alla realizzazione dei desideri e delle ambizioni dei tifosi e degli addetti ai lavori: si può certamente innovare ma la storia non può essere accantonata o lasciata da parte.

Proprio in questi giorni si sta infatti discutendo del possibile addio al GP di Monaco, il cui contratto non è ancora stato rinnovato e sul quale si stamno riversando le critiche di diversi protagonisti e molti altri circuiti “atipici” tra cui Monza sarebbero indiziati per fare la stessa fine, ma in un mondo nel quale la F1 è sottoposta a continui scossoni la permanenza di alcune certezze, come le gare storiche, è imprescindibile. E il presidente della FIA lo ha ribadito a chiare lettere.