Domenica si corre a Baku il GP dell’ Azerbaijan. Per la Ferrari, reduce dalla debacle strategica di Monaco, c’è l’urgenza di concretizzare con la vittoria una sensazione di potere che da Barcellona al princiapto è rimasta incompiuta.
L’aria non è certo quella dell’ultima spiaggia ma manca ci manca poco. A Baku la Ferrari dopo le di disfatte di Barcellona e Monaco è caldamente invitata a centrare la vittoria. La F1-75 è matura per lottare al titolo mondiale ma è necessario che la Ferrari sia in grado di concretizzare una superiorità che sin ora è sembrata esserci solo in teoria.
A Baku, pista cittadina velocissima col rettifilo più lungo al mondo e il caratteristico passaggio in città vecchia, conteranno motore e aerodinamica. Sarà lotta con Red Bull, forse leggermente favorita, ma l’imperativo per Ferrari deve essere uno, vincere!
Mancare questo appuntamento vorrebbe dire complicare una rincorsa al titolo mondiale già di per sé difficile. Il livello della contesa è altissimo. La qualità della Red Bull è nota anche se a volte si è dimostrata più fragile della Ferrari ma meno incline a svarioni da muretto.
L’altro tema del GP è la copia piloti. E’ necessario capire che Leclerc deve essere la prima guida e che Sainz debba saper dare un appoggio concreto. Questo non perché sia stato deciso a tavolino prima che il mondiale iniziasse ma parchè il campionato oggi lo impone.
Non è la stagione in cui si può pensare di competere con due punte. Finirebbe coi piloti che si rubano punti a vantaggio dell’avversario. La storia insegna che i mondiali combattuti tra compagni di squadra erano campionati in cui la lotta interna era garantita da una monoposto anni luce lontana dal gruppo. La Mercedes di Hamilton e Rosberg poteva farlo, la McLaren di Senna e Prost pure. Oggi non ci sono le condizioni per poter giocare con due piloti.
D’altro canto, l’avversario diretto, da sempre ragiona con questa logica. Perez è stato rinnovato nell’ottica d’esser il compagno di Verstappen e non di certo la prima guida. Poi se l’occasione si crea allora come a Monaco può vincere. In Ferrari avranno capito?
Mercedes rimane nel limbo. Aveva promesso grandi miglioramenti per Montecarlo ma la realtà è stata meno appagante rispetto all’aspettativa. A Baku la W13 è facile che faccia fatica, Russell è probabile sfiori l’impresa mentre Hamilton attenderà passi l’annata. Non è lui, non ha la motivazione per competere al massimo livello. Si vede.
A Baku si corre dal 2017, quattro le edizioni disputate. Due vittorie a testa per Mercedes e Red Bull ma con quattro piloti diversi. Nell’ordine Ricciardo, Hamilton, Bottas e Perez. Curioso che i contendenti al titolo 2021 non abbiano mai vinto questo GP. E’ ora di aggiornare l’albo d’oro.