Micheal Masi è stato allontanato dal ruolo di direttore di gara. Non solo per i fatti di Abu Dhabi ma soprattutto per una gestione di gara a volte pasticciona. Su tutto pesa la farsa del GP del Belgio. Poteva restare ma il cambio al vertice della FIA impone nuovi scenari.
Il tira e molla dell’inverno è stato quello sul futuro figura di Micheal Masi dopo i fatti dell’ultimo GP della scora stagione. Ora che Masi è stato ufficialmente allontanato dal suo ruolo è giusto fare qualche considerazione.
Ben Sulayem, nuovo presidente della FIA al posto di Jean Todt, ha messo in discussione tutto il sistema di monitoraggio della gara. L’arrivo di una vera e propria VAR room come nel calcio è un drastico cambio nei modi di, passatemi il termine, arbitrare i GP.
Se a Masi si devono dare delle colpe non sono tanto relative alla gestione del GP di Abu Dhabi. Pesa la mala gestione del GP del Belgio corso dopo ore di attesa per una manciata di giri dietro alla SC. Ha pesato, più volte, il metro di giudizio applicato su diversi episodi che non è mai parso il medesimo.
Vero che i commissari di gara cambiano ad ogni GP ma è vero anche che Masi ne è sempre al vertice.
E’ giusto però pensare che Masi non abbia tutte le colpe. Gestire un mondiale è cosa complessa. Gestirlo con due squadre che si contendono il titolo punto su punto con due piloti pronti a tutto è cosa difficilissima.
L’intervento di Sulayem, oltre che mostrare un cambiamento simbolico dopo l’insediamento di una nuova cordata di comando, vuole levare la pressione della decisione rapida su una sola persona. Anche se c’è da dire che, come ha detto Mario Donnini nell’ultima puntata di Pit Talk, la rimozione di Masi era una cosa non certo inattesa dal momento che il direttore di gara era un uomo di Jean Todt che ha terminato il suo lavoro alla FIA…
Ad ogni modo è giusto immaginare che non solo è stato messo in discussone l’operato di Masi ma il sistema sin qui utilizzato dalla FIA per prendere le decisioni durante la gara.
Non dimentichiamo che , come detto nel nostro format Pit Talk più di una volta, Masi ha pagato la fisiologica mancanza di autorevolezza (data anche e soprattutto dal suo profilo così giovane) rispetto al suo predecessore Charile Whiting.
Saranno così Edardo Freitas e Neils Wittich assistiti da una nuova sala di controllo a rappresentare il rinnovato format della direzione gara. I due nuovi arbitri Della F1 sono stati i direttori di gara di WEC e DTM rispettivamente, due campionati di altissimo livello (il primo è addirittura un mondiale FIA) che l’anno scorso sono stati abbastanza nell’occhio del ciclone per scelte “esotiche”.
Si spera comunque di non assistere più a momenti così discussi e discutibili figli della pressione su una sola persona. Per la F1 un’altra importante e storica novità.
Per questo motivo, Abu Dhabi insegna, saranno vietate le comunicazioni tra il muretto e la direzione gara.