Per la prima volta la Formula 1 va in Qatar sul circuito di Losail. Conterà il motore, Hamilton favorito?
Mancano tre GP alla fine del campionato dopo l’impresa di Hamilton in Brasile nulla è prevedibile. Verstappen sembrava aver in mano il mondiale ma l’ultima corsa ha stravolto tutti i pronostici.
Hamilton , messo con le spalle al muro, ha dimostrato di avere energie fisiche e mentali intatte e fresche come non fosse un veterano della Formula 1. Inoltre la sua Mercedes, dotata di motore nuovo, si è espressa al massimo delle sue potenzialità. Talmente veloce e prestante da divenire oggetto di probabili immediati controlli.
Stiamo arrivando in Qatar che ancor non è concluso il GP del Brasile. Mercedes ha annunciato di volersi appellare al diritto di revisione per l’episodio di difesa oltre il limite di Verstappen a San Paolo. Se nulla cambierà il fatto è comunque sintomatico di un campionato arrivato all’apice delle sue battaglie. La contesa è tenace su tutti i suoi fronti, in pista e negli aspetti legali.
Non è bellissimo ma tant’è.
Anche se Verstappen ha 14 punti di vantaggio non può stare tranquillo. La Mercedes oggi è più forte e se Hamilton le vincerà tutte a Verstappen e alla sua Red Bull Honda non basterà arrivare sempre secondo.
Per gli anglo austriaci pende in testa la questione affidabilità. Il loro motore non è al 100% della resa, ha tanti GP sulle spalle, ed il dubbio tra la penalità da scontare in griglia e la noia d’affidabilità potrebbe essere un parametro decisivo per l’assegnazione del titolo. Forse fare un cambio motore era utile già in Brasile. Se come sappiamo arrivare sempre secondi non basterà a vincere il titolo sarà necessario operare scelte strategiche il prima possibile.
Losail ospita le Formula 1 per la prima volta ma sappiamo già che è una pista di motore. Lo abbiamo visto più volte in Motogp dove Ducati spesso sul dritto allungava, lo sarà anche per Mercedes?
Alla Ferrari non si chiede di più che mantenere la sua posizione nel mondiale costruttori. La McLaren pare distante non solo nei punti ma anche nelle prestazioni in pista.
Inutile dire che l’attenzione ed il tema dominante e tutto su chi per chi lotta per il mondiale. A questo punto del campionato tutto il resto è contorno. Dispiace per Antonio Giovinazzi che ora sa che ufficialmente non sarà più un pilota di Formula 1. Comandano i soldi, purtroppo.