A sette giorni dal disastroso GP di Spa la Formula 1 torna in pista per correre e dimenticare lo sciagurato weekend belga. Sarà marea orange, la Formula 1 torna in Olanda dopo 36 anni.
Per fortuna si torna a correre subito. Da lunedì ci sarà da commentare un GP, i suoi sorpassi e l’impatto della gara nei confronti di una classifica iridata che vede Verstappen distare solo tre punti da Hamilton.
15 giorni senza GP sarebbero stati troppi dopo lo scandalo di mala gestione del GP del Belgio. Si poteva anche non correre ma era doveroso informare e dimostrare più rispetto per il pubblico. Il pubblico della Formula 1 ha però un cuore enorme e dimenticherà tutto in fretta ( per stavolta). Dopo 36 anni la Formula 1 torna in Olanda sul circuito di Zandvoort. La cittadina sulla costa del mare del nord freme di passione così come tutto il popolo orange che al netto delle limitazioni covid potrà per la prima volta sostenere a casa propria un olandese in lotta per il titolo.
Max Verstappen nel pasticcio di SPA ha recuperato 3 punticini su Hamilton. Almeno ha dato valore alla pole del sabato e pareggiato i conti con la sfortuna dei GP d’Inghilterra e Ungheria.
Zandvoort è un GP inedito per tutti, la Formula 1 non ci mette piede da più di tre decenni ed il tracciato è rivisto rispetto ad allora. Nel 2018 si decise per disputare un GP in Olanda complice l’ascesa di Verstappen e si iniziarono i lavori di adattamento per le Formula 1 moderne.
In teoria potrebbe essere un tracciato medio-lento favorevole alle Red-Bull e magari perché no anche alle Ferrari. La Rossa sembra ormai trascinarsi a fine stagione. Escluse poche fiammate il trend non è positivo e anche se McLaren è li ad una manciata di punti nel costruttori la sensazione è che le cose a Maranello non stiano seguendo un chiaro percorso di crescita come promesso.
Se McLaren , Alpine e soprattutto Williams hanno saputo togliersi delle soddisfazioni per loro importanti Ferrari è l’unica casa che non concretizza un risultato degno di lei anche quando accade qualcosa d’imprevisto che mischia i valori in campo.
Pensare al GP d’Olanda fa tornare in mente 40 anni di storia. Dalla prima vittoria di Ascari su Ferrari nel 1952 all’ultima di Niki Lauda nell’85 c’è la storia della Formula 1 più eroica. L’albo d’oro del GP è da brividi. 4 vittorie per Jim Clark, 3 per Jackie Stewart e Niki Lauda, 2 per Alberto Ascari, James Hunt, Jack Brabham e Alain Prost.
Per fortuna si torna in pista, speriamo di dimenticare Spa. Dietro l’angolo c’è Monza. La Formula 1 dopo aver toccato il fondo può riprendersi a patto di comprendere che certe regole assurde devono essere cambiate.