F1 | Olanda 1982: Pironi, solo un mesto sorriso

Anteprima storica del GP d’Olanda a Zandvoort, appuntamento che torna in calendario dopo ben 36 anni. Riviviamo l’edizione del 1982, con una super Ferrari guidata da Pironi a poca distanza dalla tragedia di Gilles. 

 

| a cura di Federico Sandoli

Alla partenza della squadra per il Gran Premio di Olanda del 1982, Enzo Ferrari, per rincuorare Pironi, si lascia andare a un proclama inusitato: “In Olanda vinceremo!”. Pironi, che dai fatti di Imola ha smesso di essere il gioviale ragazzone un po’ scavezzacollo, abbozza un sorriso, poi parte insieme alla squadra.


Il weekend olandese nasce sotto un influsso rosso. La squadra italiana presenta due macchine con Tambay – a sostituire il compianto Gilles – non subito a proprio agio con una vettura turbo. Nelle prime prove il protagonista è il caldo: le due Renault conquistano la prima fila, la velocissima Brabham la seconda e le Ferrari la terza.

 

Al sabato nessuno migliora, anzi, si rivela una sessione volta a settare al meglio le macchine per la gara. Ci riesce meglio l’alfiere della Ferrari. Scattato il verde la Ferrari numero 28 non fatica a scavalcare il duo giallo transalpino e a portarsi in testa. La gara è una cavalcata solitaria di Pironi, niente lo può fermare, neanche una gomma consumata che lo fa stare col fiato sospeso. Lui dei problemi neanche se ne accorge e migliora i propri tempi sul giro. Neanche qualche gocciolina di pioggia riesce a scalfire quella che per lui si rivela una marcia trionfale fino al traguardo.


Al secondo posto un redivivo Piquet, impressionato dalla potenza del BMW turbo e con le braccia doloranti. A proposito, il dolore fisico del brasiliano sembrava esser dovuto al fatto che la sua macchina in rettilineo sfiorasse i 320 kmh con le braccia che facevano gran fatica a tenere dritta quella monoposto. Rosberg si accontenta del terzo posto, consapevole che se non fosse accaduto qualcosa di strano, il suo campionato si sarebbe potuto non meglio di cosi.


Sul podio Pironi festeggia. La Ferrari e Ferrari vedono il cammino iridato decisamente in discesa…