F1 | Incidenti Pirelli a Baku, trovati chiodi vicino a guardrail

L’ipotesi che i detriti in pista possano aver causato gli incidenti a Stroll e Verstappen in Azerbaijan è tutt’altro che campata in aria. Si è saputo che diversi chiodi sono stati trovati vicino ai guard-rail del rettilineo principale di Baku. A riferirlo è stato Ralf Schumacher, inviato per media tedeschi. 

di Francesco Svelto |

E’ giustamente prematuro e forse ingiusto esprimere qualsiasi opinione senza avere dati certi relativamente agli incidenti capitati a Stroll e Verstappen meno di sette giorni fa in quel di Baku.

Incidenti spettacolari – per fortuna solo quello e uno spavento per i piloti – che hanno visto quasi una dinamica identica. Entrambe le volte, in due momenti della gara (uno poco dopo la metà, uno appena prima della fine) la posteriore sinistra – della Aston Martin prima e della Red Bull dopo – hanno ceduto di netto, portando i piloti a urtare il muro a velocità ben superiori ai 300 kmh. Ed entrambi gli episodi hanno visto come “scena del delitto” il lunghissimo rettilineo box che caratterizza il circuito azero ai bordi del Mar Caspio.

Le polemiche ci sono state e ce ne saranno. Le prime indicazioni di Pirelli non esclude che la causa di tutto – e per entrambi gli episodi – possa essere stato una qualche forma di detrito. E’ una spiegazione che Pirelli ha dato più volte nel corso degli anni in cui eventi del genere si sono susseguiti ma è opportuno sottolineare come anche questa volta – e soprattutto a Baku – possa essere una ipotesi tutt’altro che campata in aria.

In primis perché il circuito di Baku, per conformazione edilizia e per vicinanza al mare, non risparmia mai una bella dose di vento. Inoltre c’è da annotare come in qualsiasi edizione svolta finora sin dal 2016, si son sempre viste buste di plastica, rami, foglie e altri piccoli oggetti volare sul circuito e, quindi, anche su quel rettilineo cosi ampio e lungo.

Di recente, poi, è da riportare anche quanto detto da Ralf Schumacher – inviato in pista per i media tedeschi – che ha sottolineato il fenomeno.

“Pirelli venerdì ha avuto una sorta di presentimento e ha deciso di aumentare la pressione delle gomme. Ma starei attento nel definire la causa di questi incidenti. Ho sentito direttamente dai team che la pista era molto sporca. Sono stati trovati alcuni vecchi chiodi vicino ai guardrail, assieme ad altre cose. Molti oggetti sono volati in pista durante il weekend. Per quanto riguarda Stroll, in quel momento non c’erano stati contatti o incidenti e dunque non erano presenti pezzi di carbonio di altre auto in pista. Non ho elementi per dire che sia accaduta la stessa cosa a Verstappen, sarà la Pirelli a stabilirlo. E così per il taglio della gomma di Hamilton, che può essere stato generato dai detriti della vettura di Verstappen, dato che si trovava di poco alle sue spalle!“.

Tuttavia queste sono solo ipotesi che è opportuno formulare ma che dovranno poi essere verificate e provate (o smentite) dalle dovute indagini. Mario Isola ha fatto sapere già dal tardo pomeriggio di domenica che un’inchiesta verrà portata avanti (è attualmente in corso) analizzando gli pneumatici protagonisti degli scoppi. Ma il massimo dirigente delle attività in pista di Pirelli ha anche aggiunto:

“Nessuno vuole avere un incidente ai 300 all’ora. Comprendo la rabbia di Max. Se si fosse trattato di un detrito dobbiamo cercare di capire cosa possiamo fare in futuro per prevenire altri episodi del genere, ma è praticamente impossibile progettare uno pneumatico che resista a oggetti così taglienti. Nel nostro laboratorio di Milano, abbiamo strumenti con cui possiamo eseguire controlli microscopici che possono aiutarci a comprendere se il taglio proviene dall’esterno o meno. Tuttavia, è molto difficile analizzare una gomma dopo un incidente, perché i danni possono anche provenire dal contatto della gomma con il fondo della vettura o con la sospensione!”.

Non passerà molto tempo che avremo la risposta a tutte le domande del caso.

Francesco Svelto

Francesco Svelto
Francesco Svelto
Non tifo e non simpatizzo squadre e piloti. Amo tutto ciò che è pure-racing a 4 ruote! Nota bene, ho scritto "pure-racing".

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