F1 | Baku 2017: Dottor Jekill e Mister Vettel

Anteprima storica del GP di Azerbaijan che si disputerà domenica sul circuito cittadino di Baku. Tra stretti tornanti e lunghissimi rettilinei, ripercorriamo l’edizione del 2017 che vide Sebastian Vettel protagonista. 

 

Il primo GP dell’Azerbaijan fu nel 2017. Ci fu una edizione sullo stesso tracciato l’anno prima ma che fu denominata GP d’Europa. Ad ogni modo l’edizione di quattro anni fa vede tornare alla ribalta le Red Bull, protagoniste fin dalle prime prove, mentre la Ferrari SF70-H, forse una delle più belle Ferrari di sempre, si piazza al terzo posto.


Nella seconda sessione di prove libere, invece, le Mercedes provano ad attaccare la leadership delle monoposto austriache, lasciando il pubblico ad assaporare uno spettacolo che avrà nelle qualifiche il suo culmine.


Durante la sessione di qualifica, le Mercedes la fanno da padrone. Vettel e la Ferrari sembrano non poter graffiare più di tanto, complice un testacoda che inevitabilmente lo rallenta. La sessione viene stoppata per recuperare una Red Bull incidentata, e, alla ripresa delle ostilità ecco che Mercedes e Ferrari cominciano a sfidarsi sul filo dei centesimi.


Hamilton è il più veloce, il compagno lo segue a ruota mentre le Ferrari conquistano entrambe la seconda fila. Alla partenza del GP, l’inglese della Mercedes scatta in testa, seguito da un Vettel sornione nell’approfittare dell’incidente accaduto tra Bottas e Raikonen, che di fatto li estromettono dalla gara.

 

Dal 12esimo giro ecco iniziare la girandola delle Safety Car. La prima serve per recuperare una Toro Rosso ferma sul tracciato, mentre la seconda, al 17esimo giro, viene fatta uscire per ripulire il tracciato da diversi detriti. Dietro la safety, Hamilton prosegue con un andamento ad elastico, facendo indispettire Vettel che, esasperato anche da una piccola toccatina occorsa tra Ferrari e Mercedes, affianca la macchina dell’inglese e, come un normale automobilistica nei centri cittadini, inveisce contro Hamilton colpendolo con una decisa sterzata.


L’episodio, di una gravita’ inaudita, obbliga la direzione gara a investigare sulla condotta del tedesco e viene subito fermato per uno stop-and-go di 10 secondi.

 

La gara avrebbe potuto essere l’ennesima puntata di una sfida al vertice tra due filosofie costruttive, quella Mercedes e quella Ferrari ma diventa un fatto di cronaca. Lo stesso Hamilton in testa si deve fermare a sostituire la protezione laterale, lasciando la testa della corsa alla Red Bull di Ricciardo, in rimonta dalle ultime posizione, ma l’evento sportivo passa in secondo piano. Quello che sta facendo il giro del mondo è il “fallo di reazione” di Vettel. Visto l’eco mondiale, la Federazione punisce il tedesco togliendo tre punti dalla superlicenza e si parla addirittura di una squalifica tutta la stagione.


L’intervento di Marchionne, ferma la mannaia giustizialista della Federazione,ma comincia a far nascere qualche dubbio sulla tenuta mentale di Vettel, che da quando si è calato nell’abitacolo della Ferrari non è più il campione granitico che ha mietuto titoli con la Red Bull. Appare, invece, un pilota insicuro che anno dopo anno vede le sue capacità affievolirsi e le occasioni per vincere pian piano venir meno.


La macchia di Baku rimarrà per sempre nel palmares di Vettel e soprattutto da quel giorno la Ferrari e il tedesco hanno cominciato ad allontanarsi e Vettel ha iniziato la inesorabile caduta dall’empireo dei grandi della F1.