F1 | Donnini: “Vettel pilota in declino”

Mario Donnini ci ha parlato della sua visione riguardo l’ormai ex Ferrari Sebastian Vettel, pronto per la nuova avventura nella neo arrivata Aston Martin.

| a cura di Giuseppe Piccininni

 

Mario Donnini, ospite a Pit Talk nella puntata di questa settimana, ha espresso il suo parere riguardo il 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel, che, come sappiamo è approdato al fianco di Lance Stroll nella Aston Martin Racing Team.

La AMR è a tutti gli effetti una Mercedes verde. Resto del parere che andrà molto meglio dell’anno scorso, quando si ha tra le mani una buona macchina… Ma lui ha davvero problemi di declino come pilota, non come pilotaggio, ma a livello top come campione.”

Donnini commenta negativamente la figura di Vettel all’interno della scuderia, definendolo come pilota ormai finito, più mentalmente che sotto l’aspetto del talento.

Vettel viene da delle stagioni estremamente complicate con la Ferrari sia per sue colpe, sia per la mancanza di una monoposto competitiva.

Vettel è più lento, nervoso, sbaglia. Sono tutti segnali che ti dicono che come pilota non è più al top. Magari lui sapendo come si guida, la giornata buona te la fa. Ma ho grandi dubbi sul tornare grande!”

Molto duro in ciò che dice Donnini, non lascia chance per Vettel, anche dopo aver cambiato scuderia.

Vettel ormai in Ferrari aveva esaurito le risorse, non aveva più niente da dare alla rossa, specialmente negli ultimi due anni. Il tedesco aveva bisogno di cambiare aria e credo che questa sia la sua ultima occasione di poter dire la sua con una macchina che in prospettiva potrebbe essere molto competitiva.

Dopo le ultime stagioni è complicato ritrovare la fiducia e il giusto ritmo, per questo ha bisogno di una squadra che possa seguirlo e capire il suo stile di guida, così da poter tornare ad essere competitivo. Vettel deve ritrovare gli stimoli, la grinta e la fame, a fronte di una nuova avventura insieme ad una delle scuderie più promettenti per il futuro.

“Hamilton ha una superiorità tecnica talmente incisiva, non sbaglia più da 5/6 anni, vive senza pressioni, lavora serenamente. Già sa che vince il mondiale perchè deve solo battere Bottas. Se crescesse Red Bull invece…”

Non può mancare il paragone con Lewis Hamilton, paragone che, in mia opinione, ha massacrato il tedesco stagione dopo stagione, facendogli passare un inferno, piscologicamente parlando, tanto da autodistruggersi.

Non credo che Vettel sia totalmente bollito, la sua permanenza in Ferrari è stata però deleteria ambo le parti, quindi adesso sta a lui riprendersi la scena, mostrare i muscoli, se ne ha ancora per poter competere in F1. L’AMR ci mette la monoposto, ma Vettel deve fare il Vettel.