F1 | Caffi: “Effetto suolo? Non è questa la strada per lo spettacolo!”

Alex Caffi è intervenuto ai microfoni di Pit-Talk nel corso della puntata n°195. L’ex pilota di Osella e Scuderia Italia ha espresso il suo disappunto riguardo il ritorno dell’effetto suolo in F1 a partire dal 2021.

Alex Caffi ha partecipato come ospite nella puntata di Pit-Talk di martedì scorso. Tra i diversi temi trattati dall’ex pilota di F1 c’è stato anche il nuovo regolamento tecnico di F1 che entrerà in vigore dal 2021. In pratica ci sarà un ritorno delle monoposto che sfrutteranno l’effetto suolo, a distanza di quasi quarant’anni (dal 1983 l’effetto suolo venne vietato in F1).

Per molti addetti ai lavori sarà questa la giusta strada da intraprendere in F1 per tornare ad avere più sorpassi, nonchè ad aumentare notevolmente lo spettacolo in pista.

Non è dello stesso parere Alex Caffi, con quest’ultimo che ha affermato di essere scettico riguardo tale scelta tecnica per le monoposto di F1 del 2021.

Sentite cos’ha risposto l’ex pilota di Rovato alla domanda se l’effetto suolo è la scelta giusta per vedere più sorpassi in F1:

 

“Credo proprio di no, decisamente. Non ho potuto toccare con mano l’effetto suolo delle minigonne in F1 perché era stato bandito pochi anni prima che arrivassi. Io ho debuttato nel ’86, quindi avevamo già le code rastremate effetto “Coca Cola”, quindi solo con un minimo d’effetto suolo. Le mini gonne erano state bandite anche per la loro pericolosità. Io direi che è stata una parentesi della F1 che è stata comunque un’innovazione portata da quel genio che è stato Colin Chapman. Però sinceramente non vedo che sia questa la strada da percorrere oggi come oggi per ottenere in F1. Assolutamente no!”

Nella F1 di oggi sembra non esserci soluzione per poter garantire più spettacolo, ovvero avere gare più combattute e meno scontate. Le monoposto attuali sono talmente sofisticate che servirebbe renderle decisamente più semplici tecnicamente parlando.

Ma al tempo stesso la F1 è sinonimo di tecnologia, sviluppo innovazione. Tornando indietro si correrebbe il rischio di perdere il vero significato della F1.

 

Secondo Caffi la soluzione giusta per tornare ad avere una F1 spettacolare sarebbe quella di tornare indietro, cioè ad avere delle vetture più semplici. Dove il pilota possa tornare a fare la differenza come un tempo.

“Dovrebbe servire quello che non si potrà mai ottenere, non si potrà mai fare. Cioè tornare un attimino indietro, ma non indietro appunto cercando le minigonne o cose che sono state lasciate all’epoca poichè ritenute pericolose e poco incisive. Ma tornare ad avere delle vetture innanzitutto più semplici, delle vetture meno costose. Delle vetture che siano guidate più dal pilota e meno dal box. ” 

Sicuramente sarebbe molto bello rivedere il pilota tornare a fare la differenza come qualche decennio fa. Al giorno d’oggi in F1 il pilota può fare ancora la differenza. Ma solamente in termini di pochissimi decimi. A fare la vera differenza purtroppo, sono i progettisti e gli ingegneri presenti in pista ed in fabbrica. L’auto conta più del pilota. Non è certo un mistero questo. Ma la F1 odierna è così, oramai ci si è abituati alla fine.

Ora è presto per trarre già delle conclusioni su quello che sarà la F1 del 2021, sotto l’aspetto tecnico in primis. Magari sarà la volta buona che la F1 tornerà ad essere la vera F1, quella che ha saputo scrivere gloriose pagine di storia di sport. La speranza c’è, la voglia di ripartire anche. Quindi i pretesti per avere una nuova F1 che entusiasmi ci sono tutti.

Alberto Murador