Continuano a rincorrersi accuse e polemiche da sulla soluzione che la Ferrari avrebbe (condizionale d’obbligo) escogitato per ricavare più potenza dal suo motore. A seguito dell’ottima inchiesta portata avanti da Motrsport.com e dal suo Direttore Franco Nugnes, Antonio Granato lo ha voluto intervistare nel corso della scorsa puntata di Pit Talk ed ecco quanto ci ha raccontato:
Non c’è da sorprendersi se la Ferrari, dopo aver imparato dalla Mercedes l’uso dell’olio da introdurre in camera di combustione, abbia trovato una soluzione geniale. L’olio con sostanze in grado di vitaminizzare il motore, inizialmente, erano messe nel serbatoio dell’olio ed il lubrificante non serviva a mantenere la affidabilità del motore ma, per lo più, veniva bruciato in camera di combustione. I responsabili della FIA sono intervenuti limitando questa pratica e dicendo che non si poteva bruciare assolutamente l’olio…” “…quindi qualcuno ha cominciato a lavorare per trasferire questo liquido gassoso da qualche altra parte…” “e forse adesso nell’intercooler…”
Il Direttore di Motorsport.com ha poi continuato dicendo:
“Per me il motore Ferrari è regolare, perché le verifiche della FIA vengono fatte puntualmente, sia in entrata, sulla benzina che viene immessa, che in uscita, su quello che viene bruciato. In camera di combustione non si trovano sostanze tra quelle che sia omologate FIA…”… …“E’ una genialata hanno trovato il modo di vitaminizzare il motore senza andare oltre le regole.”
Granato poi successivamente ha fatto notare al Direttore l’esistenza dell’articolo del regolamento tecnico 5.14.2 che vieta di fatto ogni immissione in camera di combustione di sostanze diverse da quelle consentite dalla FIA, ovvero: carburante e aria.
“Ne abbiamo traccia? ammettiamo che ce ne sia l’uso ma se non si trova… La fia ha una qunatita di sensore sulle macchine e vede in tempo reale la telemetria e sarebbe in gradi idi itnervenire in tempo reale ogno volta si vede un’anomalia.”
“La differenza è molto sostanziale, veramente importate, fra chi trova la genialata dell’interpretazione delle parole del regolamento, portandosi al limite, o poco oltre ma in un gioco delle parti, e chi invece usa un ripartitore automatico che tiene conto del GPS che è fuori dallo spirito della formula 1. Il primo rappresenta dove si spinge la ricerca e gioca sul limite del regolamento”