Formula E | Villani: ” Non c’è nessuno che sta dominando “

La Formula E ha corso sulle strade di Roma sabato scorso. I colpi di scena nel corso dell’Eprix capitolino non sono di certo mancati. A tale proposito è intervenuto Nicola Villani ai microfoni di Pit Talk.

La Formula E ha fatto tappa lo scorso sabato nella capitale per l’Eprix di Roma. La tappa italiana ha saputo regalare tantissime emozioni e colpi di scena sin dalla partenza, con ben sei monoposto rimaste coinvolte subito dopo lo start. Poi la bandiera rossa, e lo stop forzato di quasi un’ora per rimettere in sesto il tracciato. Poi ripartenza regolare, con il duello Evans-Lotterer per la vittoria finale dell’Eprix di Roma.

Alla fine è stato Mitch Evans con la Jaguar a vincere, davanti alla DS di Andre Lotterer. Per la Jaguar ma anche per Evans si è trattata della prima vittoria in Formula E, con il pilota neozelandese molto più efficace nello sfruttamento dell’attack-mode. Ovvero quel surplus di potenza di 25 KW, che ogni pilota ha a disposizione per otto minuti nel corso di un Eprix. Nicola Villani ai microfoni di Pit-Talk ha espresso la sua in merito al duello che ha decretato il vincitore.

” Evans è stato bravo. Perché ad un certo punto Evans è passato nella zona dell’activation zone, ma non in maniera corretta, quindi ha dovuto rifarlo. Quindi motivo di più per elogiarlo (Evans ndr) per quello che ha fatto, perché ciò nonostante comunque è poi riuscito a spuntarla    su Lotterer in una maniera veramente impeccabile. Questo pilota della Jaguar secondo me meritava, troppe volte c’è arrivato vicino, troppe volte ha dimostrato che va forte. Ma non aveva il pacchetto tecnico all’altezza del suo talento, questa volte le cose sono andate come meritava, ed ha fatto davvero bene. ” 

Poi il telecronista di Mediaset ha citato il fatto che 36 dei 37 punti totalizzati dalla Jaguar sino a questo momento del campionato, li ha conquistati proprio Mitch Evans. Il che la dice lunga sul talento del pilota neozelandese, con un passato anche in GP2 tra le altre cose. Anche in Formula E chi commette meno errori chiaramente vince, e lo scorso sabato Evans ha vinto anche perché non ha commesso il minimo errore. L’unico forse è stato quello di aver mancato la prima volta in maniera corretta l’attack mode. Ma ci sta dai.

Evans si sta dimostrando un pilota molto costante in questa fase del campionato. Soprattutto in una stagione di Formula E dove ci sono stati ben 7 vincitori diversi in altrettante gare. Il che la dice lunga su quanto la costanza possa premiare un pilota in un campionato così combattuto. Dove andare sempre a punti può fare la differenza. Ed il fatto che in Formula E non ci sia un vero e proprio dominatore, rende il campionato ancor più bello, come detto dallo stesso Villani.

” Questo farebbe bene a qualsiasi categoria sportiva. Lo dico da appassionato. I campionati che ho commentato in questi anni: qualsiasi gara, qualsiasi campionato quando è  imprevedibile, quando non è scontato, è più bello per noi da commentare appassionati, e per chi la sta guardando a casa o per chi la viene a vedere dal vivo. E’ questo il bello della Formula E, non c’è nessuno che sta dominando. ” 

A sei Eprix dalla fine del campionato, è impossibile prevedere chi sarà il campione della stagione 2018-2019. In particolar modo se si considera il fatto che i primi dieci piloti in classifica sono racchiusi in appena venti punti. Attualmente il leader della classifica è Jerome D’Ambrosio con il team Mahindra. Alla domanda su quale pilota potrebbe fare la differenza, sentite cos’ha detto Nicola Villani:

” Sul piano del talento abbiamo detto prima Evans. Poi ci sono piloti talentuosi dove hanno anche un pacchetto tecnico di livello superiore, che comunque anche in questa Formula E dove si cerca l’equilibrio la differenza la fa. Parlo per esempio di Di Grassi (Audi ndr) o di Da Costa (BMW ndr). Il livello si è alzato molto. Di talenti ce ne sono tanti. “

Come ha poi aggiunto il telecronista di Mediaset, ci sono diversi piloti che si dividono in diversi campionati oltre alla Formula E, chi corre anche nel WEC, o nei campionati GT, Ma anche chi disputa campionati oltre oceano, o anche diversi piloti che hanno corso in F1. Per esempio come il campione del mondo in carica delle monoposto elettriche Jean Eric Vergne. Villani parla di una stagione incolore proprio da parte del pilota francese ex Toro Rosso, nonostante il gran talento del pilota transalpino.

” Ci si aspettava molto di più dal campione del mondo in carica. Forse mentalmente non c’è. Tu puoi avere il pilota più veloce del mondo, ma se mentalmente non è apposto non riesci a rendere per quello che le sue capacità possono consentirgli. Probabilmente questo sta succedendo a Vergne. Un po’ quello che l’anno scorso è successo a Sebastian Vettel. Che è un talento senza ombra di dubbio, ma che l’anno scorso mentalmente non c’era del tutto, e che spesso commetteva errori che da uno come lui non ti aspetti. “

A dimostrazione ancora una volta di quanto sia divenuto importante il fattore psicologico nella testa di un pilota. Tuttavia Vergne avrà modo di rifarsi tra due settimane nell’Eprix di casa sulle strade di Parigi.

Alberto Murador