F1 | Cina: Continuano i problemi per Giovinazzi

Dopo tre gran premi Alfa Romeo è quarta nella classifica costruttori insieme a Renault con dodici punti, tutti conquistati da Raikkonen. Il suo compagno di squadra, Antonio Giovinazzi, non è ancora riuscito a terminare in zona punti. È in difficoltà o ha bisogno di un periodo di adattamento?

Dopo un’anno intero di stop, il terzo pilota italiano è riuscito ad ottenere un sedile da titolare con Alfa Romeo, il junior team Ferrari, lasciando a piedi Ericsson, ora pilota di riserva.

La coppia Raikkonen-Giovinazzi era stata accolta con molto interesse. L’esperienza del finlandese avrebbe aiutato sia il team nel suo processo di crescita sia il compagno di squadra, desideroso come mai di imparare da uno dei suoi idoli d’infanzia. Era però anche plausibile aspettarsi che Kimi sarebbe stato in grado di garantire più prestazione, quantomeno nelle gare iniziali.

 

 

Le difficoltà che sta affrontando Giovinazzi in questo inizio di stagione sono perlopiù dovute alla gioventù. Prima di Melbourne non ha mai avuto l’occasione di svolgere un weekend di gara completo in F1, e di poter lavorare su una monoposto cercando di adattarla al suo stile di guida. E in queste gare iniziali sta ancora cercando di capire la C38 e come sfruttarla al massimo. Senza esperienza il processo di comprensione è decisamente più lungo. La soluzione è macinare chilometri in pista, ma nemmeno questo gli riesce. La sua Alfa Romeo per un motivo o per un altro non è affidabile al 100%, e questo gli ha fatto perdere più di una sessione.

Inoltre questo ragazzo ha avuto la sfortuna di essere arrivato nello stesso periodo in cui è esploso Leclerc. Il monegasco ha sconvolto i piani della FDA con la sua velocità e maturità, “costringendo” Giovinazzi ad attendere un anno in più e accontentarsi del simulatore. E a proposito del monegasco, anche lui nelle prime gare fece fatica, commettendo anche qualche errore. Alla quarta gara a Baku in poi ha iniziato a macinare punti, mettendo in imbarazzo il ben più esperto Ericsson.

Questo ragazzo merita di essere aspettato, dati anche i numerosi sacrifici che ha dovuto fare per arrivare nella massima competizione automobilistica. Speriamo che l’attesa sia più breve possibile, anche per il suo bene.