F1 | Cuore Batticuore (in rosso)

Ogni anno, ai test di Formula 1 sul circuito di Barcellona, viene messo alla prova il cuore di ogni appassionato ed in particolare dei ferrarista.

Ed è un appuntamento importante perché i suoi sviluppi sono i prodromi di una stagione: non tanto nel senso dei risultati, dei tempi sul giro, delle novità tecniche, del rapporto dei piloti con la macchina. Per tutti i team  e tutti i piloti.

Piuttosto, a mio giudizio, è importante  misurare altri parametri che serviranno a configurare una stagione  intera, con tutte le sue applicazioni tecniche, umane, competitive e commerciali.

Non mi interessano le prestazioni sul giro, le gomme, gli alettoni, le diavolerie aerodinamiche e tecnologiche  scese in campo. No. Io queste le ammiro, ma osservo qualcos’altro.

Per interposta persona, visto che non vado a Barcellona, ma grazie ai miei informatori che sempre mi hanno chiarito la “fotografia generale” dell’ambiente con “zoom” sulla Ferrari.

Dunque le mie considerazioni partono da un’intervista da rilasciata 20 giorni fa alla Gazzetta da Massimo Rivola, ex direttore sportivo in Ferrari che ha traslocato in Aprilia Moto GP.

Nella sua intervista  parla di Vettel 2018 dicendo: “Non è stato il miglior Vettel, lui ha bisogno di equilibrio perfetto“, il che dimostra che non c’erano le condizioni.

Poi dice: “Spero il mio Leclerc resti quello di adesso”, paventando timori in senso contrario.

Poi sulla nuova veste di Binotto parla di una “Decisione presa per il bene delle squadra” facendo intuire che un’altra scelta sarebbe stata il “male”. Di più, afferma: “Spero che Binotto possa lavorare in serenità, COSA NON FACILE A MARANELLO!”

Credo che più chiaramente di così non si possa parlare. E questo fa intendere qual’era l’atmosfera in Ferrari lo scorso anno, come noi abbiamo fatto capirei in un pezzo della scorsa stagione, con rapporti tesissimi a quasi tutti i livelli.

Ebbene, quest’anno le mie informazioni parlano di ambiente tranquillo, sereno, rapporti chiari fra piloti, tecnici, ingegneri e manager. Un’atmosfera percepibile nei box, con un fluido che tutto coinvolge.

Insomma sì, la rivoluzione c’è stata, checché ne dica il Presidente John Elkan che stranamente ha sgradito ed attaccato un corretto pezzo-intervista del collega Canali che da Detroit aveva  definito con la parola “rivoluzione” il passaggio nelle mani di Binotto di tutto il potere della Squadra Corse. Sinceramente mi è sembrata eccessiva la reazione, anche perché ancora lo stesso Rivola, dal suo nuovo incarico, riferisce addirittura “In Moto GP c’è molta meno politica” ed afferma “In Ferrari facevo addirittura il poliziotto”.

Tutto questo, a quanto mi risulta, oggi nel team della “Rossa” non si sta verificando, ed è una grande conquista che, aggiunta alle buone prestazioni offerte fin’ora, fa ben sperare per un 2019 all’altezza delle aspettative, quelle del “Batticuore in Rosso”.

P.S. Mi giunge ora notizia che il “lungo” di ieri di Vettel potrebbe dipendere da una sospensione. Non c’è da preoccuparsi: meglio in prova che in gara!