Marchionne: “Vettel non sa gestire le emozioni!”

Sebastian Vettel è stato protagonista di un’altra partenza molto discussa, dopo quella di 40 giorni fa a Singapore. Secondo Franco Nugnes, le responsabilità dei contatti di ieri sono da attribuire al ferrarista che, citando il presidente Marchionne, “Non sa gestire le sue emozioni!”

di Francesco Svelto |

La partenza del GP del Messico è stato l’episodio che forse più di tutti ha influito sull’andamento della gara, con Vettel e Hamilton che hanno dato l’addio a qualsiasi pretesa di vittoria – dato il contatto tra le vetture che ha provocato la rottura dell’ala anteriore per il ferrarista, e una foratura per l’alfiere della Mercedes – mentre la Red Bull di Max Verstappen iniziava a volare verso la vittoria finale.

Pochi minuti fa è intervenuto Franco Nugnes a Pit Talk ed è molto importante riportare come, secondo lui, le responsabilità dell’incidente di ieri sono da attribuire al tedesco della Ferrari. Il direttore di Motorsport.com ha parlato di “Gravi errori da parte di Seb che si dovevano evitare! La ruotata a Verstappen è lui che la da, non viceversa. Vettel non può perdere la vena quando vede la Red Bull in scia!”

Dell’episodio ne abbiamo parlato ieri nel nostro editoriale pubblicato dopo il gran premio (https://www.f1sport.it/2017/10/gp-messico-partenza-shock-vettel-hamilton-dannegiati/) (è presente anche un video per permettervi di valutare i fatti) ma nonostante tutto la direzione gara ha ritenuto l’episodio un normale incidente di gara, senza andare a riscontrare particolari negligenze nei comportamenti di alcuno.

Enfasi particolare, però, va dato anche a quanto detto dal presidente della Ferrari, Sergio Marchionne, presente ieri alle Finali Mondiali al Mugello, che a colloquio con lo stesso Nugnes ha ribadito come Vettel sia un grandissimo campione nonostante una “piccola” nota. Secondo Marchionne, infatti, “Se Vettel non avesse passaporto tedesco penserei che venga dal sud… Un ragazzo che non sa gestire le sue emozioni!”.

Si può dire che Marchionne sia stato quasi profetico, considerate le tempistiche delle sue dichiarazioni, arrivate soltanto qualche d’ore prima del via del Messico. Se stiamo li a rifletterci un attimo, infatti, Vettel è arrivato al contatto nelle due occasioni in cui è partito al palo e qualcuno lo stava rimontando, andando a minacciare la sua leadership nelle prime curve. I nostri riferimenti sono alle due partenze di Singapore e Città del Messico stessa, quando Vettel si è visto arrivare Max Verstappen – ebbene si, sembra che c’entri sempre lui! – a razzo con serie difficoltà a contenerlo.

Al di la delle conseguenze delle azioni di Vettel (ben più gravi a Singapore ma non senza effetti in Messico), il comun denominatore di entrambi le questioni riguarda proprio quella difficoltà da parte del tedesco a gestire situazioni complicate.

Nelle fasi dello start di ieri, in particolare, il tedesco poteva serenamente lasciar sfilare Verstappen avanti, consapevole che il controsorpasso sarebbe potuto arrivare di li a poco forte anche della competitività dimostrata dalla Ferrari (ricordiamo che Vettel aveva bisogno del massimo risultato possibile per tenere viva la fiammella di speranza iridata). Invece no. Contatto con Verstappen, contatto successivo con Hamilton e gara rovinata.

Il 2018 della Ferrari dovrà passare per forza di cose anche per la serenità del suo pilota di punta.

Francesco Svelto