La partenza del GP del Messico è stato l’episodio che ha condizionato tutta la gara centroamericana. E, manco a farlo apposta, i protagonisti sono stati i tre partiti davanti a tutti: Vettel, Verstappen e Hamilton. L’inglese, a fine gara, sarà campione del mondo per la quarta volta in carriera.
di Francesco Svelto | Follow @f_svelto
Le emozioni del GP del Messico, conclusosi poco fa, sono state molteplici ma molte di esse hanno riguardato la fase della partenza. L’attesa era alle stelle, con la coppia Vettel-Verstappen in prima fila che sicuramente ci ha riportati con la memoria al GP di Singapore di poco più di un mese fa. Dietro ai due, Hamilton con la Mercedes.
Questa volta i fatti ci raccontano di una buona partenza dei tre protagonisti. I metri che separano la pole position dalla staccata della prima curva sono ben 870 e il ferrarista mantiene il vantaggio della partenza al palo fino a poco prima della staccata quando da dietro, alla sua sinistra (la destra per chi vede le immagini tv) sbuca un Verstappen che affronta la staccata in maniera clamorosa, si affianca al tedesco e affrontano appaiati la curva 1 di Mexico City.
Vettel prova a mantenere la prima posizione in maniera dura ma corretta – c’è un primo contatto senza conseguenze tra le gomme dei due – ma questa situazione di parità diventa a vantaggio dell’olandese che si trova all’interno di curva 2. Vettel è ormai dietro quando un secondo contatto fortuito tra l’ala anteriore di Vettel e la posteriore destra di Verstappen porta via dei pezzi di carbonio dalla SF70-H.
Ma non è finita li, anzi. E’ qui che inizia la seconda parte dei fatti. Infatti nel contempo la Ferrari sbanda e si fa sotto anche Lewis Hamilton che passa all’esterno il ferrarista e gli si porta temporaneamente avanti. Vettel, non riesce a stare alla larga dalla W08 e sempre con la parte sinistra dell’ala anteriore, tocca – forse in maniera meno fortuita del contatto precedente – la posteriore destra di Hamilton. La conseguenza, però, qui è più grave: Hamilton si ritrova con la gomma bucata, Vettel con l’ala completamente danneggiata. Entrambi saranno costretti ad un’entrata ai box per rimediare ma la gara è ormai compromessa.
Vi proponiamo il video sotto tramite un tweet:
Wat een start van Max#Mercedes #Ferrari #RedBull #MexicoGP #F1 #MadMax pic.twitter.com/WwTIDxEDIO
— Bʟᴀᴄᴋᴍᴏᴏɴ (@FeikoDijkstra) 29 ottobre 2017
Il commento che ne possiamo trarre è di un Verstappen che ha effettuato manovre perfette in tutte le tre fasi della partenza, e di un Hamilton incolpevole in quanto partiva da dietro ed ha approfittato semplicemente degli spazi che gli son stati proposti da Vettel. L’unico che ha qualcosa da recriminare, forse, è proprio il tedesco della Ferrari per un paio di motivi: il primo riguarda il fatto che sia partito in vantaggio e si è ritrovato praticamente affiancato sia da Verstappen che da Hamilton alla prima curva.
Ciò significa che la fase di frenata della prima curva è stata, forse, affrontata non al meglio dal ferrarista visto che l’olandese – ribadiamo, con un staccata d’alta classe – gli ha recuperato la lunghezza di una macchina intera. L’altro motivo è che (forse) avrebbe potuto affrontare diversamente la fase di accelerazione in curva 3, avendo visto l’inglese passargli davanti ed evitare il contatto. Ma si sa, una cosa è parlare a bocce ferme, una cosa è trovarsi in una gara di F1 e, soprattutto, con un titolo in ballo.
Da notare come Lewis Hamilton, neo 4-volte campione del mondo, nella foga del momento abbia accusato il ferrarista di aver volontariamente cercato il contatto per estrometterlo dalla gara. Quasi sulla falsariga del neo-campione anche Niki Lauda che ha ribadito come Vettel abbia preso “dei rischi inutili!” e Toto Wolff che ha lasciato in maniera laconica un “Non ho capito il contatto al via!”. I momenti della partenza, tuttavia, sono stati giudicati regolari dalla direzione gara e i contatti archiviati come normali incidenti di gara.
Francesco Svelto