F1 | Ferrari, finalmente parla Mattia Binotto

La Ferrari risorta è anche merito di Mattia Binotto, il Direttore Tecnico che dall’estate dello scorso anno sta lavorando a riportare in alto la Rossa di Maranello.

di Giulio Scaccia

L’occasione se non importante è significativa e altamente simbolica, la consegna del Trofeo Bandini, vinto lo scorso anno da Max Verstappen e quest’anno per la ventiquattresima edizione consegnato alla Scuderia Ferrari. Sono 50 anni dalla morte di Lorenzo Bandini e questa ricorrenza aumenta il valore del premio, oltre che il ricordo di Lorenzo, mai dimenticato.

La Ferrari quest’anno è l’opposto di quella del 2016: poche parole, profilo basso e lavoro di squadra. E una Rossa tutta italiana è in testa al mondiale piloti e costruttori, con tre vittorie nelle prime sei gare.

Mattia Binotto parla del futuro di Sebastian Vettel, secondo alcune fonti attratto dalle sirene Mercedes. La sensazione è che la doppietta di Montecarlo abbia ancbe cambiato gli scenari interni:

Sebastian è un nostro pilota, è pluri campione del mondo. Penso che rimarrà con noi. Perché non c’è niente di più bello per un pilota di Formula 1 che vincere con la Rossa.

E sempre a proposito della vittoria a Montecarlo:

Erano 16 anni che non si vinceva nel Principato. Credo che vincere e conquistare una doppietta sia stata una liberazione, perché aspettavamo questo momento da tanto e la Ferrari merita molto di più. Questa vittoria ci ha fatto crescere la consapevolezza che la macchina c’è, che è veloce, che ce la possiamo giocare alla pari, oppure dimostrare addirittura di essere i più forti.

Insomma grande fiducia ma profilo basso. L’avversario è temibile e la sensazione è che si arriverà fino alla fine con una sorta di ping pong tra Mercedes e Ferrari. Il Canada darà una ulteriore riposta. Se si ritorna con una vittoria, potrà essere un ulteriore passo avanti, non decisivo ma importante.