Giovanni Minardi a Pit Talk: “Liberty sulla giusta via per lo spettacolo”

All’interno della puntata n°102 di Pit Talk, è intervenuto Giovanni Minardi. Con la 500 miglia di Indianapolis che sta catalizzando le attenzioni degli appassionati, non si poteva non chiedere un pronostico sulle prestazioni di Fernando Alonso, scoperto proprio dal management di Minardi. Insieme alla lotta tra Ferrari e Mercedes che vedrà in Monaco una tappa fondamentale, e alle nuove “trovate” del management della Formula 1 per riavvicinare i tifosi agli autodromi, con uno sguardo alla possibile prossima edizione dei “Minardi Day”.

di Giuseppe Gomes

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Il 6 e 7 maggio a Imola si è svolta la seconda edizione dei “Minardi Day”, con una grande affluenza di pubblico. Risultati incoraggianti in vista di una terza edizione?

GM: Siamo stati molto contenti per l’affluenza di pubblico, nonostante le pessime condizioni climatiche con due giorni di pioggia. Nonostante ciò sono venute più di 5.000 persone, incoraggiante per le prossime edizioni. Stiamo lavorando per replicarli, ma dobbiamo valutare una serie di fattori. Il nostro interesse è comunque quello di continuare.

Quali sono le vostre impressioni nel vedere un pilota, scoperto da voi, che vince due titoli mondiali di Formula 1 e che ora comincerà questa nuova avventura alla 500 miglia di Indianapolis?

GM: L’effetto è positivo, sapevamo che fosse nelle sue corde e che era un suo obiettivo quello di poter vincere ovunque, non solo in Formula 1. Nel suo futuro ci sarà sicuramente Le Mans, che già nel 2001 era tra i suoi obiettivi. Da professionista com’è cercherà di raggiungerli. Per quanto riguarda la 500 miglia, è una situazione particolare, la prima volta che un pilota di Formula 1 salta una gara per correre in America. Moralmente gli fa ben. In qualifiche ha fatto bene, nonostante un problema al motore, e la non praticità in questo tipo di gare, ma quando uno è un campione si vede. Moralmente visto quello che sta masticando in Europa può fargli solo che bene. Andretti poi è una squadra super collaudata, la sua scelta è stata gusta.

La Ferrari non vince a monaco dal 2001, riuscirà a sfatare il mito in questa edizione?

GM:Fino ad ora è stata competitiva e se la può giocare. Monte Carlo è un circuito particolare dove la qualifica ha un penso enorme. Se la giocheranno quasi sicuramente al sabato. Le strategie non saranno tanto diverse tra i vari team, con un solo pit-stop, quindi la partenza e la qualifica saranno fondamental non potendo puntare a sorpassi ai box. L’ultima gara Ferrari e Mercedes erano molto vicine, se la giocheranno anche qui.

Che ruolo avranno gli outsider in questa gara?

GM: È complicato. Red Bull si è sempre sposata abbastanza bene con questo tipo di circuito e con Verstappen e Ricciardo potranno fare da antagonisti a Ferrari e Mercedes. Non escluderei neanche la Force India che sta facendo bene portando punti a tutte le gare. Considerando che si decidere tutto sulla qualifica potranno esserci degli outsider, in un giro a Monte Carlo tutto può succedere.

Avendo trovato una formula adatta per attrarre gli appassionati, con i Minardi Day, cosa ne pensi dell’operato della Liberty Media?

GM: La strada è sicuramente lunga, ma sono partiti bene, andando contro a quelle che erano, stanno facendo avvicinare il pubblico ai piloti e alle macchine. Ovviamente i nostri tipi di eventi sono diversi, ma il nostro obiettivo era quelli di far toccare con mano le macchine e, cose che in formula 1 erano impossibili. Loro stanno cercando di far diventare uno sport che era solo business un qualcosa di più attraente per i tifosi, facendo cose simili alla Indycar, dove il contatto con i piloti è molto più elevato, con più libertà per entrare anche nel paddock comprando il biglietto. Portare un clima “americano” può giovare solamente alla formula 1. Per un appassionato oggi diventa difficile seguire la formula 1: Di sorpassi ne vedi pochi, le gare si vincono con la strategia, bisogna dare qualcosa ai tifosi per tenere viva la passione, per evitare un declino di questo sport. Noi addetti ai lavori speriamo che riescano ad ottenere questo risultato nel minor tempo possibile.

Queste nuove macchine fanno emergere le qualità del pilota?

GM: Con queste nuove regole il pilota viene fuori un po’ di più. Gli ultimi sorpassi visti in pista sono stati belli e non solo grazie all’ala mobile. Di conseguenza penso che la direzione presa per la spettacolarità stia dando i suoi frutti. Le macchine sono più prestazionali e i piloti cominciano a pesare un po’ di più. La direzione è giusta, bisogna vedere se Libery Media prenderà le decisioni giuste, con lo staff di Ross Brawn che è stato presentato pochi giorni fa. Mi piacerebbe poter pensare che i piloti che valgono possano tornare in pista per le loro abilità, e non per la loro valigia.

Brawn vorrebbe abbandonare l’ibrido per tornare con i motori termici, secondo te è la scelta giusta?

GM:Il sound è una parte integrante del motorsport, quindi se si tornasse indietro sarebbe un bene. Non so se la Formula 1 debba guardare al futuro con l’elettrico, perchè queste tecnologie si possono sposare meglio con altre categorie, come stanno facendo nel mondiale prototipi tipo il WEC (World Endurance Championship). Ad esempio ci sarà un mondiale turismo elettrico ecco, quelli potrebbero essere campionati per guardare alla produzione. La Formula 1 è la massima espressione dell’automobilismo, devono esserci le prestazioni e deve dare sensazioni anche attraverso il sound.