F1 | Mercedes nel segno della continuità

Mercedes, fresca vincitrice di entrambi i titoli Mondiali, ha optato per la riconferma del team-principal e del presidente non esecutivo, arrivando così alla scadenza dell’accordo commerciale in vigore con la FOM sino al 2020.

Di Alessandro Bucci

Era la fine del 2012 quando, Niki Lauda, entrò a far parte del consiglio di amministrazione del team Mercedes-Benz GP  Ltd, ricoprendo il ruolo di presidente non esecutivo. All’epoca la rivalità in pista era tutta tra la Red Bull di Sebastian Vettel e la Ferrari di Fernando Alonso, in un duello soprattutto a distanza culminato nel rocambolesco e ‘drammatico” Gran Premio del Brasile, che vide il tedeschino agguantare il terzo titolo iridato consecutivo.

Sembra passata una vita e, infatti, non stiamo certo parlando dell’altro ieri. Da quel momento la crescita della squadra tedesca è stata vertiginosa, passando da un 2013 di transizione (seppur positivo) ad un vero e proprio dominio assoluto durato tre anni e, forse, non ancora destinato ad esaurirsi.

Sia l’ex pilota austriaco che il team principal Toto Wolff, chiamato a sostituire Ross Brawn dalla stagione 2014, erano in scadenza di contratto e Dieter Zetsche, presidente e amministratore delegato della Daimler AG (la quale detiene la quota di maggioranza della squadra), non ci ha pensato due volte: squadra che vince, non si cambia.
Queste le parole dell’imprenditore tedesco in seguito al rinnovo di una delle coppie più importanti e simpatiche della storia F1 recente:

“Nel 2013 decidemmo di apportare delle modifiche alla gestione del team, con il chiaro intento di migliorare le nostre prestazioni. Da quel momento, i risultati hanno superato le nostre aspettative. Uno dei fattori chiave di questo successo è stata la combinazione delle capacità imprenditoriali di Toto e l’esperienza di Niki. Il rinnovato impegno per altri quattro anni nel nostro programma è un chiaro segnale di continuità”.

Se da un lato Niki Lauda in questi anni non le ha mandate certo a dire, in barba all’odiatissimo politically correct, Toto Wolff si è spesso contraddistinto per la capacità di non sbilanciarsi nei confronti dei suoi piloti, riuscendo a gestire spesso nel migliore dei modi la scoppiettante line-up formata da Lewis Hamilton e Nico Rosberg, una delle più ostiche della massima serie moderna. Con il ritiro lampo del Campione del Mondo 2016, ora impegnato a godersi maggiormente la vita personale e familiare, resta da vedere se Valtteri Bottas potrà effettivamente rivelarsi una minaccia per l’anglocaraibico.

La loro convivenza non è iniziata propriamente con il piede giusto, dal momento che il numero 44 ha già dichiarato di non voler condividere informazioni sensibili con Bottas, mentre il finlandese, galvanizzato dall’opportunità di sedersi su una Mercedes, promette già battaglia.

Ricordiamo che giovedì 23 febbraio a Silverstone cadranno i veli dalla nuova vettura del team tedesco, la F1 W08.