Il libro, in uscita il 3 novembre, contiene alcuni retroscena della carriera dell’inglese, che ha vinto tutto con la Ferrari nel periodo d’oro con Schumacher, vinto un mondiale costruttori e piloti con l’omonima scuderia e messo le basi per l’attuale dominio della Mercedes. Brawn lasciò la Stella a tre punte nel 2013, senza svelare i veri motivi dell’abbandono. La ragione viene spiegata proprio in Total Competition, e sembra fosse legata a una incompatibilità con Toto Wolff e Niki Lauda, da poco subentrati. Questo è uno stralcio tratto dal libro:
E’ successo che mi sono state imposte due persone di cui non mi fidavo. Non riuscivo mai a capire cosa volessero fare: Lauda prima diceva una cosa, poi il contrario. Così non potevo fidarmi di loro, il loro approccio non mi piaceva. Poi sono venuto a sapere che Paddy Lowe era stato ingaggiato dalla Mercedes, e ho richiesto un confronto con Wolff e Lauda; si sono puntati il dito l’uno contro l’altro. A quel punto ho capito che non potevo minimamente fidarmi di loro. Non c’erano più i presupposti per continuare. Forse non ero più così appassionato del progetto, al punto da non riuscire ad affrontare quell’amarezza…
Secondo Brawn, quindi, l’addio sarebbe stato causato dallo scarso feeling con i nuovi responsabili del team, che oltretutto possiedono anche una fetta del team.