L’anno dopo hai effettuato test importanti con il team Red Bull Junior. Vuoi parlarci di quell’esperienza?
Sì, ero un pilota Red Bull nel 2009. Ho corso a livello internazionale nel campionato FIA Formula 2 vincendo, tra l’altro, anche delle gare. Dal punto di vista sportivo è stata una stagione molto buona, ma dal punto di vista della fortuna un po’ meno, anche perché incontrammo tanti problemi tecnici essendo la stagione d’apertura della nuova F2 e le macchine avevano dei difetti di affidabilità non da poco. Con sette zeri in classifica per problemi tecnici…perdi punti importanti per il campionato. Il quarto posto finale comunque fu soddisfacente.
Quanto è stata importante la tua esperienza in Ferrari Driver Academy per la tua formazione di pilota e per la tua carriera?
Dal punto di vista della formazione di pilota ho compiuto delle esperienze importanti. Purtroppo, a livello di carriera, è stato uno step indietro direi, perché mi ha creato anche dei problemi da un certo punto di vista. Tuttavia sono riuscito a rialzarmi, a dimostrare quello che valgo e sono molto felice del mio presente, ovvero essere pilota ufficiale Lamborghini nel programma GT e non ho nessun rimpianto a livello sportivo. Credo di aver sempre dato tutto e di aver raggiunto il massimo di quello che potevo in base alle mie chances. Quindi non ho nessun rimpianto e guardo al futuro.
Delle stagioni 2011 e 2013 hai senz’altro tanti bei ricordi. Due anni chiave per Mirko Bortolotti.
Sì, il 2011 fu una grandissima stagione, vinsi il titolo in Formula 2 (disputando un campionato quasi perfetto) e feci i test per giovani ad Abu Dhabi con la Williams. Anche il 2013 fu una stagione molto importante per me, grazie alla vittoria nell’Eurocup Mégan dove Oregon Team ha creduto fortemente in me dandomi un’occasione che mi ha sicuramente rilanciato, soprattutto nell’ambito delle vetture a ruote coperte. Ringrazierò sempre Oregon Team e Giorgio Testa per l’opportunità che mi hanno dato.