F1 | Gp d’Italia, Monza ed Imola, nuovi sviluppi

L’accordo tra FOM e ACI per le prossime tre edizioni del Gran Premio d’Italia sembrava vicino ma così potrebbe non essere. La partita tra Monza ed Imola sembra riaperta.

di Giulio Scaccia

Come precedentemente da noi riportato, sembrava fatto l’accordo, con alcuni punti di domanda, tra la FOM (Formula One Management) di Bernie Ecclestone e l’ACI. Il contratto proposto a Bernie Ecclestone prevede per un impegno un impegno triennale, e quindi fino al 2019, con una spesa complessiva di 68 milioni di euro così ripartiti: 22 milioni di euro nel 2017 e nel 2018, poi 24 nel 2019.

In tutto questo un ruolo diverso dell’ACI, diventando azionista di maggioranza della SIAS.

E Bernie Ecclestone, al magazine Autosport.com ha dichiarato che sarebbe sorpreso se nel week end del Gran Premio non fosse trovato un accordo.

EcclestoneTutto risolto? Sembra proprio di no. C’è il ricorso al TAR da parte di Imola. Il Tribunale Amministrativo del Lazio; inoltre, c’è anche un ricorso alla Corte di Giustizia Europea. In entrambi i casi è stata contestata la mancanza di trasparenza nell’assegnazione del Gran Premio d’Italia. Formula Imola per bocca di Uberto Selvatico Estense più volte ha invocato un “Bando Pubblico di Assegnazione”, oltre a denunciare un possibile illecito aiuto di stato attraverso l’uso di denari pubblici per raggiungere le cifre richieste.

Ed eccoci ad un nuovo passaggio. Il comunicato dall’Ufficio Stampa di Formula Imola il 30 settembre 2016, così recita:

Formula Imola, ACI e SIAS, all’odierna Camera di Consiglio presso il Tar Lazio sez. III quater, fissata nell’ambito del ricorso presentato da Formula Imola contro l’ACI e nei confronti di SIAS sulla decisione dell’ACI di svolgere il Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Monza nonostante gli accordi intercorsi tra Formula Imola, FOM e FOWC per il Gran Premio d’Italia di Formula 1 a Imola, nonché sull’utilizzo dei fondi stanziati dalla legge di stabilità per il 2016, hanno congiuntamente richiesto al TAR la fissazione di un’udienza di merito in data ravvicinata, attesa la delicatezza della questione. Le richieste di Formula Imola verranno pertanto discusse direttamente nel merito al fine di consentire un esame delle rispettive posizioni e la decisione del ricorso nell’ambito di una più approfondita discussione.
In sostanza le parti hanno chiesto di giungere direttamente a una sentenza nel merito, rinunciando alla sospensiva del provvedimento impugnato. La data dell’udienza finale, quella che costituisce la seconda fase del ricorso al TAR, dovrebbe arrivare alla metà di ottobre. Con la decisione nel merito, il TAR potrà accogliere o respingere il ricorso di Formula Imola, che a sua volta potrà ricorrere al Consiglio di Stato contro un provvedimento definitivo.
Partita ancora aperta dunque. E forse non vedremo, come era previsto, la firma dell’accordo per il Gran Premio d’Italia durante questo week end. Il rischio vero adesso è che non si giunga ad un accordo per il 2017.