F1 | Ferrari scopre i propri punti deboli

In Ferrari dicono di aver capito le aree di intervento per migliorare il progetto attuale ed evitarne gli errori per il 2017. Ma la Spada di Damocle della Ferrari è sempre legata all’annoso problema della mancanza degli sviluppi. 

di Francesco Svelto |

La Ferrari sta sfruttando anche la pausa estiva per guardarsi all’interno, per cercare di capire sempre più a fondo i motivi della non-riuscita di un progetto che doveva almeno competere per il doppio titolo-mondiale.

Vettel_FerrariLa SF16-H è apparsa sempre lontana da chi pensava di poter e dover battere, eccezion fatta per il mezzo exploit della gara inaugurale di Melbourne. Nelle (poche) occasioni in cui in Mercedes mostravano il fianco – tanto per usare termini pugilistici – ad approfittarne non ci son mai state le rosse di Maranello ma le Red Bull.

Sebastian Vettel ha detto la sua tramite qualche parola rilasciata alla rivista inglese Autosport e si è detto estremamente fiducioso del fatto che a Maranello abbiano capito dove intervenire. Certo, aggiungiamo noi, le aree di intervento sono molteplici: dal telaio al motore (c’è chi sostiene ancora che il progetto powertrain 2016 sia al livello del suo corrispettivo di Stoccarda), passando per la ricerca di un migliore sfruttamento degli pneumatici.

Vettel si è mostrato forse anche un po’ infastidito quando ha ammesso che forse si è giunti troppo tardi alla comprensione delle aree di intervento ma ha aggiunto che gli sforzi della Ferrari non sono soltanto proiettati al 2017 – anno in cui vi sarà l’importante rivoluzione telaistica [abbiamo approfondito l’argomento nell’ultimo numero di Pit Magazine scaricabile gratuitamente sul nostro sito] – ma anche agli sviluppi che arriveranno nelle prossime gare e che dovranno aiutare Vettel e Raikkonen a salvare una stagione che finora non ha ripagato le enormi aspettative di inizio stagione.

Gli sviluppi, argomento spinoso. 

f1-ferrari-wind-tunnel-inlineAbbiamo trattato in articoli a parte del buon momento che la Red Bull sta vivendo e le tante speranze degli austriaci per il futuro ma la realtà ci parla di un team partito con grande affanno e capace di rimontare con una costanza e progressione a dir poco invidiabile. Quella progressione che è mancata alla Ferrari anche a causa del – forse – più grande dei punti deboli che affligge Maranello da ormai quasi una decade: la mancanza di sviluppi.

Questo è un problema cronico contro il quale la Ferrari sta lottando da quando la scellerata limitazione dei test in pista ha visto la luce. La mancanza di coerenza tra quanto di buono viene studiato e prodotto dalla factory ed i risultati che si raccolgono in pista. La chiave è tutta li. Una volta che la Ferrari toglierà il peso di questa Spada di Damocle dalla propria testa, non serviranno più clamorosi cambi di organigramma o dichiarazioni che gasano l’ambiente. I risultati verranno da se.

Francesco Svelto