F1 | McLaren, Button vuole di più dalla Honda

Prima giornata di test per tutti, compresa la McLaren-Honda, scesa in pista con un Jenson Button particolarmente soddisfatto per l’affidabilità della MP4-31. La monoposto di Paragon ha percorso ben 84 giri, pari a oltre 391 chilometri, una quarantina in più rispetto a quelli che nel 2015 aveva coperto nell’intera prima sessione. Ma l’inglese non si accontenta e vuole di più.

Già, perché nelle parole rilasciate alla redazione di Autosport l’inglese ha fatto capire che, se al momento si guarda soprattutto all’affidabilità, il lavoro più grosso ora tocca alla Honda. L’inglese è finito sesto nella classifica dei tempi a 1″796 da Vettel, ma c’è una spiegazione: il tedesco ha piazzato il tempo usando le gomme soft mentre tutti gli altri hanno montato le medie. Ecco perché le ambizioni di Button e della McLaren sono elevate. Ed ecco perché, sebbene il lavoro da compiere sull’affidabilità sia ancora molto, l’inglese già da ora vuole anche le prestazioni.

Infatti, di qui a Melbourne la Honda sarà chiamata a un lavoro di ricerca dei cavalli che permetteranno alla Power unit giapponese e alla McLaren di saltare nella prima metà dello schieramento. Non solo, anche la stessa McLaren potrà finalmente dar vita a un progetto di sviluppo della MP4-31 già nel corso dei primi test, con l’obiettivo di arrivare a un sensibile miglioramento rispetto al 2015 sia per quanto riguarda la posizione in griglia sia per quanto concerne la posizione finale di gara.

Di certo, la McLaren non poteva e non può permettersi di vivere un’altra stagione facendo la gara a chi, tra Alonso e Button, sostituisce più power unit nel corso dell’anno e se le parole dell’inglese (che per inciso ha già lavorato con la Honda) saranno confermate dai fatti, la McLaren potrà tornare al ruolo di protagonista che le spetta e che ha a lungo recitato nella storia di questo sport.