16 settembre 2015 – La Ferrari si avvicina a Singapore con la consapevolezza di poter lottare per vincere. Non sarà certamente un gioco facile ma le caratteristiche del Marina Bay sono favorevoli alla rossa.
Provaci ancora Seb. Dopo i successi ottenuti in Malesia ed Ungheria la rossa di Vettel a Singapore ha il diritto ed il dovere ambire alla terza vittoria stagionale. A Monza la Ferrari si è ancora una volta riconfermata la seconda forza in campo del campionato mondiale, staccando forse del tutto le due Williams di Massa e Bottas. Questa Ferrari ha già dimostrato di poter dire la propria ogni volta che le capita l’occasione. Per proprio merito o per circostanze fortunate se c’è la possibilità di fare il risultato in questo 2015 la rossa non latita più. Vincere servirebbe a convincere che il work in progress per un 2016 da protagonista procede nel modo giusto, soprattutto nella mentalità.
Perché crederci. Singapore, tracciato cittadino, per caratteristiche morfologiche ricorda più l’Hungaroring che Montercarlo. In Ungheria la Ferrari ha vinto. Nella notte della città stato (qui si corre con il buio come in Baharain) la rossa trova un terreno capace di nascondere le sue lacune esaltandone i pregi.
Gomme soft e super soft, caldo, assenza di lunghi rettilinei sono parametri che giocheranno a favore di Vettel e Raikkonen alla guida tra l’altro di una monoposto, la SF-15 T più che gentile sulle gomme soprattutto in trazione. Proprio gli pneumatici della Ferrari e della Mercedes, nella loro performance e nella durata della stessa, costituiranno la variabile che deciderà la gara. Storicamente Singapore è una corsa ricca di colpi di scena e Safety Car, tutto anche a pochi giri dal termine può cambiare. La Mercedes resta superiore, ma qui dove non contano troppo né l’aerodinamica nè il motore la Ferrari può provare a battersi per contendere la vittoria alle frecce d’argento.
Osservato speciale. Dopo il pasticcio allo start del GP d’Italia Kimi Raikkonen ha visto la propria credibilità volare a picco. La Ferrari sà che l’errore è stato umano. Raikkonen sà di avere un contratto firmato per la prossima stagione ma sà anche che conterà meno di zero se le sue buone prestazioni si alterneranno a svarioni così gravi e clamorosi. Nel 2016 la Ferrari correrà per vincere, domenica Raikkonen dovrà correre per convincere la Ferrari di essere davvero lui l’uomo giusto da affiancare a Vettel nella lotta al titolo. Errori del genere non saranno più consentiti.