Montecarlo, 23 maggio 2014 – La gara monegasca potrebbe rivelarsi un vero crocevia per le sorti del Mondiale e in casa Mercedes ne sono ben consapevoli, tant’è vero che molti all’interno della scuderia tedesca possa scoppiare una vera e propria guerra interna per la leadership interna tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg, con il rischio concreto che le avversarie (Ferrari e Red Bull in testa) possano avvicinarsi sensibilmente in classifica.
La tensione tra i due piloti sembra che in questa gara si stia facendo sentire dalle dichiarazioni degli stessi pikloti, che non mancano di lanciarsi dichiarazioni velatamente provocatorie. A iniziare è l’inglese leader del Mondiale, che dice:
“Vengo da un posto che non è l’ideale, Stevenage, e ho vissuto sul divano di casa mia a fianco a mio padre. Nico, invece, è cresciuto a Monaco tra jet, alberghi, barche e tutto questo genere di cose, in modo tale che le ambizioni forse sono un po’ differenti”.
E questo è il risultato che si augura in gara:
“Ah vittoria, con Fernando secondo e Sebastian terzo”
Quindi, il compagno di squadra, negli auspici di Hamilton, deve rimanere a distanza di sicurezza e terminare almeno quarto, così da permettergli di allungare in modo deciso in classifica. Rosberg, dal canto suo, sembra non prendere sul serio la provocazione, ma sembra preferire l’approccio cauto:
“Non so che cosa abbia detto (Hamilton), così non ho intenzione di commentare”.
Ma quando si parla di Montecarlo, Rosberg cambia atteggiamento e sfodera gli artigli:
“Monaco è la mia casa. Questa è la mia casa, sono cresciuto qui, su queste strade. Vincere il Gp di Monaco lo scorso anno è stato grandioso, perché quello del Principato è evento molto prestigioso”
E sulla lotta con Hamilton dice:
“Non sono troppo concentrato sulla bagarre con Hamilton, penso piuttosto alla prossima gara. Mi aspetto che la nostra vettura sia molto veloce anche qui a Monaco. Vedremo se saremo ancora i migliori in gara, ma non vedo l’ora di fare un altro fantastico weekend“.
Lotta che invece sembra gradire, e molto, il suo compagno-rivale Hamilton:
“La cosa buona è che a differenza di Sebastian, che stava davanti a tutti con 30/40 secondi di vantaggio, almeno adesso io lotto a stretto contatto con il mio compagno di squadra. Quindi c’è più competizione e io sono grato per questo”.
Nei giorni scorsi, l’inglese in un’intervista al settimanle:britannico Autosport ha manifestato la sua chiara volontà di scendere in pista per dominare nettamente le gare, senza lascioare alcuno spiraglio nemmeno al suo compagno di squadra e rivale diretto nella corsa al titolo:
“È incoraggiante aver vinto in Spagna. Come in Bahrain, mi sono sentito molto bene dopo la vittoria, ma so quello che ho e so che non sarebbe dovuta essere così serrata. Sto lavorando per questo motivo. I gran premi dove sono finito davanti, come Malesia e Cina, dovrebbe essere così. In Spagna e in Bahrain lui era più veloce. Anche se ho finito la gara davanti, ed è positivo perché so di riuscire a comportarmi bene sotto pressione, ma alla fine lui era più veloce. Non sono negativo, è solo che sono un perfezionista. La maggior parte delle persone direbbe “Yeah, ho vinto la gara. anche se l’altro era proprio attaccato, ho vinto la gara”. Ma io sarei dovuto essere più veloce. Non sarebbe dovuta essere così dura. Come ho detto, sto cercando la perfezione”.
Chi teme che la situazione possa letteralmente esplodere è il boss della Mercedes, Niki Lauda, che teme di dover dilapidare tutto quello che ha costruoito nel corso delle prime gare:
“Alla fine le cose potrebbero anche andare male. Se loro due continueranno a fare le loro gare davanti rispetto al resto del gruppo, la probabilità di un incidente aumenta”
E gli avversari non stanno certo a guardare, a cominciare dall’immediato inseguitore della coppia argentata, Fernando Alonso, che punta sulla Red Bull come inseguitrice della Mercedes:
“Credo che il Gran Premio di Montecarlo sia una delle pochissime occasioni in cui la Red Bull avrà la possibilità di dare realmente del filo da torcere alla Mercedes. La RB10 è molto veloce in curva, mentre perde terreno in rettilineo. A Monaco non ci sono praticamente rettifili, per cui credo che la Red Bull possa essere in grado di contrastare il dominio delle frecce d’argento”
A smentire lo spagnolo ci pensa Remi Taffin, direttore di Renault Sport F1, che dice:
“Appena prima di venire in Spagna, le persone dicevano che quella di Barcellona era una pista di telaio e le prestazioni del motore sarebbero state meno influenti, ma purtroppo il gap nei confronti della Mercedes è rimasto lo stesso”
Gli fa eco il diretto interessato, Sebastian Vettel, che sembra rassegnarsi allo strapotere Mercedes:
“Non siamo mai stati in quella situazione. Siamo a cinque gare disputate e non credo che noi abbiamo mai iniziato una stagione con cinque vittorie”.
Taffin aggiunge:
“La Mercedes è sempre stata forte qui negli ultimi due anni e i loro piloti hanno sempre ottenuto prestazioni eccellenti. Perciò sulla carta restano sicuramente i favoriti. Ma Monaco è Monaco, quindi tutto può succedere”
Insomma, l’aria in casa Mercedes non sembra essere delle migliori e i risultati delle prime prove libere sembrano dimostrarlo, con Alonso e Vettel che sono visibilmente più vicini alle Mercedes e nella FP2 il ferrarista è addirittura riuscito a terminare in prima posizione. E’ chiaro che l a vittoria di Rosberg ruimescolerebbe tutte le carte e accenderebbe una miscela esplosiva, situazione che però Hamilton sembra gradire. Una vittoria del Campione del mondo 2008, invece, metterebbe Hamilton in posizione di supremazia nei confronti del compasgno-rivale e potrebbe portare la Mercedes a rivedere i propri piani nella gestione dei piloti pder evitare di perdere il Mondiale, anche se a 14 gare dal termine è ancora presto per fare previsioni.