F1 | Gp Belgio, Red Bull: Prova di forza e parole ambigue

Spa – Francorchamps, 25 agosto 2013 – La vittoria di Sebastian Vettel di oggi pomeriggio è stata una vera prova di forza. L’alfiere della Red Bull ha preso il comando poche curve dopo il via per non lasciarlo più, se non per pochissimo a Jenson Button.

Sebastian VettelImpressiona della vittoria Red Bull il modo con cui è arrivata. Fuga iniziale e gestione gara, con Vettel che spegne i sogni di rimonta epica di Alonso con una serie di giri veloci impressionanti. 3 giri consecutivi dove abbatteva il proprio miglio crono precedente, e anche quando trova problemi di traffico, guadagna lo stesso sul suo inseguitore. Tanto, troppo anche per un combattente latino come Alonso che capisce che è meglio “darla su”, accontentarsi di un secondo posto subito dietro al dominatore su Red Bull.

Nel paddock, a inizio gara, in pochi lo davano come favorito si parlava bene, invece, di Hamilton o un miracolo di Alonso. Vettel, come logico che sia, era dato tra i favoriti, ma non era preso molto sul serio in quanto si pensava che il “cannibale” su Red Bull potesse accontentarsi e osservare i suoi rivali diretti (Alonso e Raikkonen) lontani. Ipotesi smentita subito al Kemmel quando la sua Red Bull RB9 svernicia letteralmente la Mercedes di Hamilton.

Queste le parole a fine gara di Sebastian Vettel:”Il team ha lavorato alla grande e la vittoria è frutto di un lavoro straordinario ieri in qualifica e nelle libere. Raikkonen non è solo lui il mio rivale ci sono anche gli altri che bisogna tener d’occhio. Ho 63 punti di vantaggio su di lui ma c’è n’è molti di più in palio fino alla fine della stagione“.

Per un Vettel che vola, un Webber ancora opaco alla Red Bull ormai con la testa, forse, alla Porsche: “Purtroppo non sono partito bene e li la mia gara è stata molto difficile“. Di sicuro Webber nel quadrato delle interviste post gara si fa più notare per le parole che, forse, gli sono sfuggite: “La seconda guida della Red Bull sarà un orgoglio per l’Australia“… non c’è bisogno di aggiungere altro.

Anche un, contrattualmente parlando, blindatissimo Adrian Newey ai microfoni di Sky Italia, ha parlato delle voci che davano il progettista Red Bull a colloquio con Domenicali: “La Ferrari è sogno di ogni pilota, e anche per i progettisti non è da meno. Ora sono alla Red Bull ma mai dire mai!“.

Parole ambigue nel box Red Bull, ma con una moglie che da tempo frena l’approdo di Newey a Maranello, possiamo tranquillamente pensare sia il solito giochetto dei divi che ne smentiscono ne confermano. Non ha sicuro bisogno di conferme la superiorità odierna della Red Bull e di Vettel sugli altri.