F1 | Ferrari SF23 quell’impennaggio che non doveva esserci

Svelata finalmente la nuova Ferrari SF23, una presentazione vera con tanto di immagini video sulla pista di Fiorano. C’era pure poco da nascondere, diciamolo chiaramente. La nuova monoposto di F1 della Ferrari è il naturale sviluppo della vettura dell’anno precedente ed, almeno al momento, non mostra e non monta nessun particolare innovativo. 

L’avevamo già descritta e anticipata sulle nostre pagine e possiamo vantarci di aver centrato al 100% le forme della vettura che sarebbe stata svelata quest’oggi. Basta andare a leggere qui: https://www.f1sport.it/2023/01/f1-la-ferrari-675-parola-dordine-rastremare-come-sara-per-il-2023/. 

E’ stato mantenuta la forma della pance a “ciambellone” anche se sono state ridotte un poco negli ingombri. Da una vista frontale infatti, la sezione frontale appare di minori dimensioni a favorire quindi una minore generazione resistenza all’avanzamento (drag).

Pance poi rastremate sensibilmente nella parte bassa per favorire sicuramente un maggior flusso di aria verso il diffusore ma che mantengono però quell’impennaggio che tanto avevamo criticato e che indirizza l’aria non verso il diffusore ma verso l’ala posteriore. Una soluzione questa che, a parte la Haas, nessuno tra i contendenti della Ferrari ha replicato. Tutti si sono orientati verso la soluzione “Red Bull” con decise rampe verso il basso delle pance nella parte finale a ricreare degli scivoli che vadano a indirizzare l’aria verso il diffusore. 

F1 – Ferrari SF23 (render)

Questa scelta delude. Il problema della Ferrari 2022 è sempre stata la mancanza di carico al posteriore eppure si continua su una scelta aerodinamica che non ha dato i frutti sperati già l’anno scorso.  Già il fatto che (Haas a parte) nessun’altro ha mantenuto o replicato dalla Rossa “l’impennaggio” posteriore, la dice lunga. Certo sarà la pista a decretare la buona riuscita o meno di una vettura, intanto noi umilmente ci permettiamo di esprimere un parere che negli ultimi anni, purtroppo per la Ferrari, si è sempre rivelato azzeccato. 

Certamente fa ben sperare la ritrovata affidabilità, almeno dichiarata, del proprio propulsore anche se tutte quelle “branchie” di raffreddamento presenti lungo la carrozzeria non depongono a questo favore. Se così fosse però la Ferrari potrebbe “spremere” nuovamente il suo motore e permetteri anche di caricare più le ali senza pagare troppo in termini di velocità massima. Anche la riduzione del drag complessivo potrebbe aiutare, certo è che nel complesso questa vettura ci sembra non molto lontana dalla F1-75 che a fine stagione era stata surclassata dalla concorrenza. 

Binotto non c’è più ma va ricordato che gli uomini che scelse lui sono ancora tutti là… quindi….