La stagione di F1 2023 è alle porte e inevitabilmente le varie testate cominciano a realizzare articoli e servizi su come dovrebbe essere la nuova monoposto Ferrari (numero di progetto 675) per la prossima stagione.
Noi di F1Sport.it avevamo già anticipato il 17 settembre scorso con questo articolo: https://www.f1sport.it/2022/09/f1-la-ferrari-2023-efficienza-e-ciambellone/ e poi successivamente il 21 dicembre con questo aggiornamento: https://www.f1sport.it/2022/12/f1-la-nuova-ferrari-2023/ quanto sarebbe potuta cambiare la nuova creatura di Maranello, altri in questi giorni, ispirandosi a quanto da noi anticipato, rimodulano le anticipazioni descrivendo modifiche a dir poco fantasiose e difficilmente applicabili.
Le pance della nuova F1 di casa Ferrari saranno certamente oggetto di modifiche e, secondo quanto a noi riportato, dovranno essere soggette ad un sensibile snellimento. Una rastremizzazione che dovrebbe però interessare la parte inferiore delle pance ma anche rendere, ad una vista frontale, minore la sezione complessiva. Il tutto per minimizzare il drag (la resistenza all’avanzamento) della vettura e aumentare la quantità d’aria che scorrendo sotto le pance, dovrebbe raggiungere la zona del diffusore aumentandone la capacità estrattiva e la generazione di carico al posteriore. E’ attesa infatti una modifica della forma delle pance che dovrebbe interessare la parte bassa dando vita ad un “ciambellone” scavato in basso in modo da creare delle canalizzazioni.
Non certo invece, come descritto da taluni, un’accorciamento della lunghezza delle pance laterali. Tutte le squadre infatti hanno rastremato , già nell’arco del 2022 le pance e non rese più corte! Una diminuzione della lunghezza delle pance creerebbe delle turbolenze posteriori nocive mentre più logico e appropriato è un “accompagnamento” dei flussi in una zona sensibilissima come quella del posteriore della vettura.
Il progetto F1 – 675 certamente manterrà molto F1-75 ma possiamo con certezza affermare che, superate le criticità di affidabilità che erano emerse nel 2022 la monoposto del 2023, potrà dedicarsi ad una rastremizzazione più evidente senza troppo “preoccuparsi” (ma anche senza esagerare) del raffreddamento interno delle componenti meccaniche.