F1 | Scalabroni su Ferrari: “Mancano ancora CV per generare carico”

La Ferrari vista in Bahrain rappresenta sicuramente un passo in avanti rispetto a quella del 2020. Il motore ha più CV, e la monoposto è migliorata anche a livello aerodinamico. Tuttavia anche sulla SF21 resta il problema dell’usura  gomme. Sull’argomento Ferrari è intervenuto Enrique Scalabroni ai microfoni di Pit-Talk.


 

Il mondiale di F1 è scattato in Bahrain domenica scorsa, con il primo di ben 23 GP. La Ferrari vista sul circuito di Al Sakhir è stata sicuramente migliore rispetto a quella del 2020. La SF21 è una monoposto migliorata rispetto alla SF1000 nel complesso, con la vettura decisamente più stabile. Inoltre la power-unit di Maranello è riuscita a recuperare parte di quei CV (circa 30) che mancavano nel motore 2020.

Tuttavia la monoposto italiana nel corso del GP ha avuto difficoltà nella gestione delle gomme Pirelli.

D’altronde tale limite si era già intravisto nel corso dei test pre-season sempre in Bahrain.

Un po’ come già accadeva lo scorso anno. Ma nel complesso la rossa rappresenta un passo in avanti rispetto alla SF1000. Ma riguardo la Ferrari vista in Bahrain, è intervenuto l’ingegner Enrique Scalabroni ai microfoni di Pit-Talk.

Il tecnico argentino parla di un miglioramento della vettura dovuto ad un incremento di potenza della power-unit di Maranello:

 

“Penso che la macchina è migliorata rispetto all’anno scorso per via di quei 30-40 CV in più. Almeno stando a quello che dicono loro. Ma è una cosa logica, se si ha un aumento della potenza migliora l’efficienza della vettura. Però dal punto di vista aerodinamico sono ancora lontani da Mercedes e Red Bull. La differenza tra queste due squadre ed il resto del gruppo (Ferrari compresa) è maggiore rispetto al 2020.”

In pratica secondo Scalaborni il divario tecnico tra Mercedes e Red Bull e le altre scuderie è aumentato ancora rispetto alla scorsa stagione.

Se non altro la Ferrari in Bahrain ha dimostrato almeno di potersi giocare il ruolo di terza forza in campo con McLaren, AlphaTauri ed Aston Martin.

Cosa non scontata se torniamo indietro a guardare il GP di Abu Dhabi dello scorso anno. Quando le Ferrari arrivarono dietro anche all’Alfa Romeo.

Anche se è ovvio che una scuderia blasonata come la Ferrari di certo non può accontentarsi di lottare solo per un terzo posto. La F1 senza la Ferrari lì davanti a lottare per la vittoria perde non poco interesse, sia a livello sportivo che mediatico. Ad ogni spetta ai tecnici di Maranello recuperare il gap nei confronti di Mercedes e Red Bull, e non sperare che siano quest’ultimi a plafonare le loro prestazioni.

Sentite cos’ha affermato Scalabroni alla domanda sui possibili margini di crescita della SF21 nel corso della stagione:

“Se un giorno la Ferrari riuscirà a recuperare potenza, ed essere quasi a livello della Mercedes allora sarà lì a giocarsela. Ma sin quando la Ferrari non avrà la stessa potenza non potrà essere lì a lottare con Mercedes. La Ferrari è si migliorata, però mancano ancora CV per generare più carico aerodinamico.”

In tal caso nel corso di questa stagione è praticamente impossibile recuperare potenza, dato che la power-unit non può essere modificata sino al termine del mondiale.

L’unica speranza per la rossa è quella che a Maranello in questi mesi riescano a progettare e sviluppare una power-unit ancor più performante per la stagione 2022. Poi dal 2022 motori congelati sino al 2025! Dunque in questi mesi sarà fondamentale lo sviluppo del propulsore in quel di Maranello. Più CV avrà la Ferrari, più sarà facile recuperare il gap aerodinamico nei confronti degli avversari. Intanto godiamoci una rossa già meno opaca rispetto a quella del 2020, in attesa (si spera) di tempi migliori.

Alberto Murador