F1 | Eifel: Vettel e Mercedes al GP di casa

Domenica in Germania la Formula 1 torna in pista per l’ undicesima tappa stagionale. Mercedes favorita come sempre e come sempre Ferrari in affanno. I temi sono molti, politici e sportivi.

Si scrive Eiffel GP, si legge Nurburgring. Domenica la Formula 1, in un calendario stravolto dall’emergenza Covid, ritrova uno dei circuiti più belli e iconici dell’era moderna, il ring.

Nulla a che vedere con l’inferno verde, l’anello di 25 km su cui si è scritta la storia dell’automobilismo dal 1927 al 1976 ma pur sempre una pista quasi naturale disegnata dagli spazi tra le colline. Quella del 1976, passata alla storia per l’incidente di Niki Lauda, fu l’ultima edizione del vero ‘ring’ tornato poi negli anni ’80 in versione ridotta sul circuito GP-Strecke. La pista dove si correrà domenica.

 

La Formula 1 manca qui dal 2013, il Covid è una tragedia mondiale, ma ha permesso ad alcuni circuiti storici e meravigliosi di tornare o debuttare  in calendario. Imola, Mugello e Ring ne sono l’esempio. La Mercedes nella sua gara di casa si presenta al solito favorita. L’unico avversario di Lewis Hamilton può essere soltanto lo stesso pilota inglese.

Lewis è nella comoda situazione di poter gestire il proprio vantaggio in classifica nell’attesa di laurearsi ancora una volta campione del mondo. Ultimamente ha stupito con errori clamorosi, vedi la doppia penalità in Russia. E’ necessario rientri nei canoni tipici di un pilota della sua classe. Non può più perdere questo mondiale ma nemmeno rischiare di rimandare il titolo per stupidi refusi. Oggi non ha avversari, ma se li avesse, errori di questo genere condizionerebbero un’intera stagione.

Per la Ferrari c’è poco da dire. L’obiettivo è finire la stagione con dignità, fare punti ed evitare clamorose figuracce. Vettel intanto ha fatto mea culpa.

Con la Ferrari ho fallito, non ho mai avuto il pacchetto migiore per poter lottare per il titolo ma anche io ho fatto degli errori, alcune cose potevo e dovevo farle meglio.”

Sulla prima parte della sua dichiarazione si può discutere, nel 2018 forse la Ferrari era davvero la miglior monoposto e proprio in Germania – ad Hockenhem – inziò il calvario di Sebastian. Sulla seconda parte del ragionamento, non si può che ammirare l’umiltà e la sincerità di un uomo 4 volte campione del mondo che ammette di non avercela fatta. Chapeau.

Levarsi il peso dalla coscienza, parlare con sincerità in una stagione che per lui non ha più nulla da dire non può che far bene a Vettel in vista della nuova avventura Aston Martin che lo attende.

Red Bull resta l’avversario più vicino a Mercedes ma ora che Honda ha annunciato il ritiro dalla Formula 1 perde improvvisiamente autorevolezza

Tornando a Mercedes, come ha detto Kallenius, non si ritirerà dalla Formula 1 ma sempre più sarà la parte AMG a prendere spazio dal 2021 sulla livrea Mercedes. Renault con Alpine, Mercedes con AMG, chissà che Honda non ci ripensi con Mugen in un contesto dove pare che siano le divisioni sportive delle case a prendere possesso dei reparti Formula 1.

Per Stefano Domenicali, neo CEO della Formula 1, una sfida fondamentale per il futuro della categoria.