F1 | La Ferrari ha incontrato la FIA

ferrari motore

Franco Nugnes è intervenuto sull’argomento del discusso accordo segreto occorso tra Ferrari e FIA nei mesi scorsi a seguito dell’indagine sulle power unit di Maranello. Tanti i sospetti e le polemiche a riguardo, soprattutto dai team inglesi, ma il team italiano ha collaborato attivamente con la FIA per smascherare le zone grige del regolamento tecnico. E a conseguenza di ciò, Nugnes sostiene che ci potrebbero essere anche sorprese ad inizio mondiale 2020.  

di Francesco Svelto |

L’argomento toccato dal direttore di motorsport.com è di quelli delicati. Riguarda in particolare gli accordi che sono avvenuti di recente (a valle dei test invernali) e che riguardano la FIA e la Ferrari.

In un comunicato che è stato preso d’assalto per la sua segretezza dei contenuti (non è stato affatto svelato il contenuto di questi accordi e ciò ha fatto pensare a tutto e al contrario di tutto, link qui: F1 | Accordo FIA-Ferrari sulla power unit), il tema della presunta irregolarità del motore Ferrari della scorsa stagione era al centro delle indagini che la federazione ha portato avanti. E che, una volta concluse, hanno portato al pagamento di una ammenda, segno del fatto che qualcosa di poco chiaro nelle dinamiche di funzionamento effettivamente c’era ma che forse non era sufficiente per appurare l’irregolarità effettiva. Tuttavia tutta la procedura non ha portato ad alcuna sanzione sportiva e questo ha scatenato le ire dei sette team inglesi, tra comunicati e precisazioni che si sono susseguite.

Poi la pandemia ha un po’ smorzato tutto l’argomento ma oggi, ed in ottica mondiale 2020, è opportuno analizzare quanto riportato da Nugnes:

“Ovvio che c’è stato il pagamento di una multa con cifre molto forti – ma l’ammontare non lo sapremo mai. Risulta che ci siano stati comunque degli incontri di tecnici Ferrari con dei commissari tecnici FIA. Avrebbero fatto full-immersion alle casacce blu della federazione per spiegare per filo e per segno tutti i punti grigi che una macchina di F1 può avere oggi con questo regolamento. In particolare i tecnici della Ferrari avrebbero mostrato come riuscivano a sfruttare la benzina ed il flussometro senza incappare in irregolarità e conseguenti penalità. Cioè rispettavano le letture date dal flussometro e quindi erano perfettamente a norma. Ma soprattutto devono aver spiegato come funzionava l’ala mobile, i soffiaggi nei freni ed i relativi flussi, il posteriore… insomma tutte le aree suscettibili a grandi discussioni!”

Inoltre uno scenario sui valori in campo che vedremo ad inizio stagione 2020:

Il fatto che la Ferrari abbia “aperto le porte” e innalzato il livello di conoscenza dei commissari, mi lascia pensare che a inizio mondiale troveremo sorprese… Perchè chi consumava olio in maniera esagerata probabilmente non era la Ferrari, chi ha insegnato il metodo per bruciarlo era anzi certamente la Mercedes… Per cui non credo che vedremo le stesse gerarchie dei test prestagionali di Barcellona. Mi aspetto cambiamenti. Il che, attenzione, non vuol dire che la Ferrari sia di colpo competitiva, sia chiaro… Se cosi fosse, si capisce perchè la Ferrari vuole mantenere il segreto!”

Francesco Svelto