F1 | Perna: “Ferrari, c’è ancora tanto da lavorare…”

Luigi Perna, della Gazzetta dello Sport, è intervenuto ieri a Pit Talk sull’argomento della nuova monoposto Ferrari sulla quale c’è più di qualche scetticismo in giro. 

 

Cautela è il diktat che filtra da ambienti vicini alla Gestione Sportiva.

Cautela perché, come riporta lo stesso Perna, le indiscrezioni parlano di dati che sembrano non essere quelli desiderati.

“Voci di malcontento sono arrivate dalla Ferrari, nulla di catastrofico ma certamente qualcosa su cui prestare attenzione.”

Tanto da richiedere ai tecnici Ferrari di ricorrere, anche con una certa urgenza, a nuove soluzioni da adottare immediatamente.

Il rischio è quello dello scorso anno: macchina in palla durante i test e palesemente indietro in termini di performance alla prima gara.

“I primi test della passata stagione rappresentano un’anomalia in quanto non hanno messo in luce delle carenze che si sono rivelate reali, non difficoltà di messa a punto ma vera e propria mancanza di carico aerodinamico. Gli anni precedenti, invece, sono stati molto attendibili quindi c’è da guardare a Barcellona con molta attenzione!”

Questa tipologia di problematica è difficile da risolvere, perché se un progetto nasce in un determinato modo non può essere completamente stravolto senza comprometterne altri aspetti, magari positivi.

Il giornalista della Gazzetta rimarca il fatto che quanto avvenuto durante i test pre-season di Barcellona lo scorso anno, sia stato un fatto isolato che né i tecnici di Maranello né quelli di Brackley riescono a spiegarsi.

Questa è la ragione alla base delle eccellenti prestazioni della Ferrari sui circuiti veloci. Una monoposto, la SF90, che si è dimostrata molto selettiva e poco flessibile. È andata forte dove si pensava dovesse andare forte ma è andata altrettanto male nel resto dei circuiti, tranne che a Singapore, incognita ancora da chiarire nella stagione della Rossa.

La parola passa ai test, i primi riscontri danno la Mercedes e la Red Bull davanti alla Ferrari. Da ambienti vicini alle due scuderie filtra ottimismo.

Ciò può voler dire due cose. La prima è che scelta una direzione le due scuderie stanno lavorando per seguire dei principi fondamentali già assegnati alle monoposto in termini di concetti di base.

La seconda è che i dati al simulatore e quelli di progetto coincidono, quindi non resta nient’altro da fare che incrociarli con quelli che registreranno in Spagna.

Alla pista l’ardua sentenza…

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