F1 | Verso Suzuka, Ferrari: approccio Zen o Katana?

Domenica si corre il GP del Giappone. A Suzuka la Ferrari è attesa a confermare i progressi mostrati da Spa in poi, nella squadra la lotta è serrata. Tra Vettel e Leclerc in ballo c’è il ruolo da leader. 

Dal Belgio in poi la rossa è cambiata riuscendo ad essere competitiva su tracciati estremamente diversi tra loro. ci si immaginava la SF-90  competitiva a Monza non lo si sperava a Singapore e Sochi. Anche dove non ha poi vinto la Ferrari ha saputo ad ogni modo tener testa alla Mercedes con una forza inimmaginabile ad inizio stagione.

Suzuka è una pista veloce da medio altro carico, per quanto a bellezza e intensità insieme a Spa è la più impegnativa di tutto il mondiale. Anche se il titolo iridato è oramai sfumato in casa Ferrari la lotta è quanto mai serrata.

Da una parte Leclerc, armato di Katana, vuole conquistare il ruolo di prima guida. E’ stato lui a riportare la Rossa sul gradino più alto del podio, è stato lui per primo a concretizzare con i risultati i miglioramenti apportati alla SF-90. Sa di essere il futuro, si permette un atteggiamento un pò sopra le righe, certamente è un lottatore.

 

Dall’altra Vettel dato per bollito da molti tra cui il sottoscritto ha stupito e impressionato per la metamorfosi attuata a Singapore. Ha sopportato un anno di critiche feroci e meritate e come un maestro Zen ha saputo ritrovarsi nella contraddizione di un rendimento in antitesi col curriculum di un 4 volte Campione del Mondo. Se nell’ex colonia Britannica il tedesco ha vinto una gara delle sue gestendo la leadership una volta trovatosi (con merito) in testa alla corsa;  in Russia -prima del cedimento del motore- ha messo in pista un prestazione monstre capace di riabilitarlo quasi del tutto nel ruolo di campione.

 

La rinascita di Vettel ha sorpreso tutti, ovviamente anche Leclerc convinto di conquistare subito il potere all’interno del box.

Suzuka arriva al momento giusto. Una pista vecchia scuola dove il pilota conta ancora tantissimo. Vettel necessita risultati per considerarsi seriamente fuori dalla sua crisi, Leclerc vuole vincere. Il tutto va visto in ottica 2020, anno in cui la Ferrari potrà potenzialmente essere sia un dream-team sia una polveriera.

La Ferrari fatica a gestire questa rivalità. Sarebbe bello che i due piloti fossero lasciati liberi di sfidarsi lasciando alla pista il compito di assegnare i ruoli. Una Ferrari con due prime guide non si è mai vista,(eccezion fatta per il binomio Villeneuve-Scheckter) ed il margine per permetterselo come fece la Mercedes nel 2016 non c’è. Da qui a fine anno checché se ne dica la sfida tra Vettel e Leclerc sarà all’ennesima potenza.

Suzuka è alle porte la lotta tra le rosse è entrata nel vivo.