Ci si aspettava una forte a Baku, capace di mettere difficoltà alla Mercedes. Il responso finale invece, ancora una volta, mostra una netta superiorità dei tedeschi, che nessuno riesce ad arginare.
La Ferrari aveva illuso tutti nel corso delle prove libere, soprattutto con un Leclerc in grande forma. Poi è arrivato un turno di qualifiche a dir poco tormentato, con la curva 8 che ha tratto inganno due piloti, Kubica e, appunto, Leclerc. Il giovane monegasco ha rovinato il suo weekend andando a sbattere proprio in quella curva, e ha lasciato strada libera alla Mercedes. Vettel ha fatto il compitino, qualificandosi terzo.
Al via nulla è cambiato, con Bottas primo davanti a Hamilton e Vettel. Leclerc, dopo una partenza stentata, ha cominciato a recuperare posizioni, fino a portarsi quarto alle spalle di Vettel. Il tedesco si toglie dall’imbarazzo di una lotta col compagno, rientrando ai box al giro 10 per mettere gomme medie. Leclerc, fedele alla sua strategia, tira dritto per ben 25 giri, fino a quando non viene sorpassato dalle Mercedes e da Vettel. A quel punto il monegasco si gioca la carta delle soft, ma non sembra funzionare. Rientra sesto, dietro a Verstappen e anche Gasly, di cui si libera il giro successivo. le soft, però, non gli danno quel boost che sarebbe stato decisivo per rimontare. Il successivo ritiro di Gasly, che porta una Virtual Safety Car, non lo aiuta di certo.
Alla fine Vettel resta terzo, mentre Leclerc rientra per un secondo pit al giro 48 per tentare il giro veloce. Almeno questo gli riesce, e guadagna un punto aggiuntivo.
Possiamo dire in tutta tranquillità che la Ferrari soccombe alla Mercedes nei primi 4 Gran Premi. Il distacco non è stato eccessivo dalle Mercedes, ma ci si aspettava un Cavallino molto più aggressivo, che non si è visto. L’unico GP in cui la Ferrari è stata davvero competitiva è stato quello del Bahrain, e sappiamo come è andata. Se questi sono i presupposti, chi scrive teme che il Mondiale 2019 abbia già preso una strada precisa, e servirà qualcosa di straordinario per raddrizzare la situazione.