Guy Moll, pilota ricordato da pochi. Con questo contributo iniziamo una carrellata di drivers che vanno ricordati con la giusta attenzione.
Mentre gli appassionati di F1 e i fan della Ferrari stanno contando i giorni che ci separano al primo Gran Premio quando, al volante della Rossa troveremo un giovane promettente, ai nostri lettori vogliamo ricordare i talenti che hanno debuttato sulla rossa nazionale partendo dal più eclettico e coraggioso: Guy Moll.
Certo, il lettore più attento starà dicendo che nel 1934 la scuderia Ferrari non era ancora una scuderia a se stante ma una branca dell’Alfa Romeo, è vero ma mi sento di dover ricordare questo pilota anche per rendere omaggio alle doti di Enzo Ferrari intenditore di piloti e profondo conoscitore di uomini.
La forza della scuderia è sempre stata quella di saper individuare i migliori talenti in erba, piloti ingegneri e meccanici, motivarli e lanciarli nell’agone dell’ automobilismo.
Moll colpì Ferrari per il suo ardimento e la sua attitudine alla guida mai visti per quell’epoca in un ragazzo cosi giovane e inesperto: infatti non ebbe difficoltà ad accostarlo a Nuvolari specialmente dopo la corsa del Montenero quando, nei pressi di Livorno era risucito a superare Varzi e, assaporando la vittoria, si era involato in testa.
Una foratura fermò la sua cavalcata e, fermatosi ai box, grazie a una rimonta entusiasmante non tardò a riportarsi in scia all’italiano. Enzo Ferrari, attento ds, decise di congelare le posizioni e diede ordine di esporre il cartello a Moll di rallentare. In quel momento il suo pilota partì in un testacoda e mentre domava il suo cavallo d’acciaio impazzito con freddezza e padronanza fece segno ai box che aveva letto e capito il messaggio.
Ferrari rimase colpito dalla freddezza del suo pilota e gli fu subito chiaro che per Guy Moll il reale pericolo era la minore classe dei suoi avversari: infatti a Pescara mentre tallonava la Mercedes di Fagioli, in testa alla gara, si cimentò in un sorpasso impensabile. Purtroppo la Mercedes di testa decise di spostarsi e, complice il vento e la velocita elevatissima, la Ferrari uscì di pista con una serie di carambole distruggendosi.
Il povero pilota rimase ucciso sul colpo prorpio quando l’empireo dei grandi era pronto ad accorglierlo.
Molti anni dopo Enzo Ferrari non trovò sbagliato accostare Guy Moll a Gilles Villeneuve per impleto, classe e purtroppo per la stessa fine.