GP d’Ungheria nell’ormai storico Hungaroring, circuito in cui si corre dal lontano 1986. Un tracciato talmente tortuoso da essere stato ribattezzato la Monaco dei balcani. Una pista che mette a dura prova le capacità di agilità delle vetture che si affrontano su quello che può sembrare in effetti un kartodromo. Il passo della vettura (la distanza tra l’asse anteriore e quello posteriore) qui conta. Chi sarà il favorito?
Ci fa piacere leggere e vedere come, dopo alcuni mesi, finalmente qualcuno ricominci a rivedere la sua posizione sulle dimensioni dei passi di Ferrari e Mercedes. Fino allo scorso anno la Ferrari aveva dotato la sua monoposto di un passo corto, capace di conferirgli una agilità nel misto molto invidiabile. Quest’anno più di qualcuno invece ha voluto sposare la teoria, secondo cui, la Ferrari avrebbe anche lei dotato, in questo 2018, la sua monoposto di passo lungo. Notizia che più volte abbiamo dimostrato come fosse infondata https://www.f1sport.it/2018/02/ferrari-2018-ecco-la-sf71h-levoluzione-compatta-con-le-naca/ ma che veniva difesa, per dovere di redazione, per proteggere i soliti “finti informati” che l’avevano sparata ancora una volta grossa.
Non a caso in una delle nostre ultime puntata di Pit Talk un noto commentatore diceva:
“La Mercedes produce tanto carico perché è un’astronave! E’ una portaerei, ha un passo che è una cosa infinita…” per poi aggiungere “…Ferrari ha trovato una via di sviluppo diversa”
Non vogliamo svelare chi sia ma basta riascoltare le puntate precedenti del nostro programma radiofonico per capire che la fonte è assolutamente autorevole.
Confermato quindi che la Ferrari ha mantenuto, come avevamo anticipato ad inizio anno, un passo corto la SF71H, appare la macchina da battere in Ungheria. Va detto però che allo stesso tempo la Mercedes sembra essere capace di ottenere un carico aerodinamico maggiore e questo, su una pista così, potrebbe invece aiutare il team anglo-tedesco. L’impressione personale però è quella di una Rossa che qui potrebbe andare più forte rispetto alla rivale ed essere capace di cancellare gli errori e la figuraccia del suo pilota fatta in pista.
Altri invece la figuraccia della fake news purtroppo non potranno cancellarla, magari ritrattarla…